La Segreteria di Stato per il Territorio e Ambiente informa che, in conformità a quanto previsto dagli artt. 61 e 62 dell’ultima legge di bilancio, sono stati pubblicati il decreto delegato 16 aprile 2015 n. 50 “Procedure per la vendita di esigue porzioni o relitti di terreno di proprietà dell’Ecc.ma Camera” e il decreto delegato 17 aprile 2015 n. 51 “Procedure per la vendita di fabbricati di proprietà dell’Ecc.ma Camera.”
Il primo provvedimento prevede che siano posti in vendita esigue porzioni o relitti di terreno di proprietà dell’Ecc.ma Camera che non abbiano alcun interesse pubblico o storico, siano privi di idoneità edificatoria, non siano strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche e la cui alienazione non arrechi pregiudizio al patrimonio dello Stato.
Tali porzioni o relitti di terreno non devono avere superficie maggiore di mq. 150 e devono essere direttamente confinanti con la proprietà del richiedente. In caso di proprietà condominiali o indivise è ammessa la presentazione di una sola richiesta da parte di tutti i proprietari.
Le domande dovranno essere presentate alla Segreteria di Stato per il Territorio e Ambiente entro il 15 giugno 2015 e devono essere redatte in conformità al modulo di cui all’Allegato “A” al decreto stesso e con la documentazione ivi prevista, previa apposizione da parte dei richiedenti di marca da bollo da euro dieci. Una apposita commissione esaminerà tutte le pratiche che saranno presentate, onde valutare il rispetto di tutte le condizioni previste nel decreto e proporre l’elenco delle pratiche da accogliere e quelle da non accogliere. La vendita, che avverrà a valori di mercato, dovrà essere successivamente deliberata dal Congresso di Stato ed autorizzata dal Consiglio Grande e Generale con la maggioranza qualificata dei due terzi.
Il secondo provvedimento prevede che una commissione apposita predisponga entro il 15 giugno 2015 l’elenco dei fabbricati di proprietà dell’Ecc.ma Camera che potranno essere posti in vendita in quanto privi di interesse pubblico e storico, in condizioni di abbandono e degrado e non strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche. Entro l’autunno il Consiglio Grande e Generale dovrà autorizzare, con la maggioranza qualificata dei due terzi, la messa in vendita di tali fabbricati, che avverrà poi mediante asta pubblica al miglior offerente. Massima pubblicità verrà data ai bandi d’asta, che preciseranno le condizioni di partecipazione agli stessi, per gran parte già stabilite nel decreto stesso.
I proventi derivanti dalle vendite saranno finalizzati a finanziare la realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche strategiche e prioritarie, per lo sviluppo e l’ammodernamento del Paese e per conseguire la razionalizzazione della spesa pubblica.
Segreteria di Stato al Territorio
Il primo provvedimento prevede che siano posti in vendita esigue porzioni o relitti di terreno di proprietà dell’Ecc.ma Camera che non abbiano alcun interesse pubblico o storico, siano privi di idoneità edificatoria, non siano strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche e la cui alienazione non arrechi pregiudizio al patrimonio dello Stato.
Tali porzioni o relitti di terreno non devono avere superficie maggiore di mq. 150 e devono essere direttamente confinanti con la proprietà del richiedente. In caso di proprietà condominiali o indivise è ammessa la presentazione di una sola richiesta da parte di tutti i proprietari.
Le domande dovranno essere presentate alla Segreteria di Stato per il Territorio e Ambiente entro il 15 giugno 2015 e devono essere redatte in conformità al modulo di cui all’Allegato “A” al decreto stesso e con la documentazione ivi prevista, previa apposizione da parte dei richiedenti di marca da bollo da euro dieci. Una apposita commissione esaminerà tutte le pratiche che saranno presentate, onde valutare il rispetto di tutte le condizioni previste nel decreto e proporre l’elenco delle pratiche da accogliere e quelle da non accogliere. La vendita, che avverrà a valori di mercato, dovrà essere successivamente deliberata dal Congresso di Stato ed autorizzata dal Consiglio Grande e Generale con la maggioranza qualificata dei due terzi.
Il secondo provvedimento prevede che una commissione apposita predisponga entro il 15 giugno 2015 l’elenco dei fabbricati di proprietà dell’Ecc.ma Camera che potranno essere posti in vendita in quanto privi di interesse pubblico e storico, in condizioni di abbandono e degrado e non strategici per la realizzazione di opere e infrastrutture pubbliche. Entro l’autunno il Consiglio Grande e Generale dovrà autorizzare, con la maggioranza qualificata dei due terzi, la messa in vendita di tali fabbricati, che avverrà poi mediante asta pubblica al miglior offerente. Massima pubblicità verrà data ai bandi d’asta, che preciseranno le condizioni di partecipazione agli stessi, per gran parte già stabilite nel decreto stesso.
I proventi derivanti dalle vendite saranno finalizzati a finanziare la realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche strategiche e prioritarie, per lo sviluppo e l’ammodernamento del Paese e per conseguire la razionalizzazione della spesa pubblica.
Segreteria di Stato al Territorio
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