“Cap”, un sistema elaborato con l’obiettivo di riprodurre in immagini il pensiero umano attraverso un chip impiantato nel cranio e un dispositivo di lettura neurale, rivolto a chi ha problemi fisici o di salute ma non solo, rappresenterà il Titano durante la POPRI International Youth Business Model Competition, un contest internazionale per idee imprenditoriali in programma il 15 e 16 maggio a Sebenico, in Croazia, organizzato nella cornice della strategia macro regionale dell’Unione Europea “EUSAIR”. A realizzarlo quattro studenti del corso di laurea in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino: Cristina Bacchini, Linda Ciandrini, Riccardo Malavasi e Alessandro Pederzani. Il progetto, presentato nell’ambito di un concorso organizzato dall’Ateneo e riservato agli iscritti in collaborazione con San Marino Innovation e il partner Evolution Forum, è stato selezionato da una giuria che ha impegnato i rappresentanti delle tre realtà insieme al Dipartimento Affari Esteri. I principali criteri alla base della valutazione: originalità e innovatività dell'idea, solidità e coerenza del progetto, potenziale di crescita e sviluppo nel medio e lungo termine. Il verdetto è stato raggiunto nella mattinata di oggi, venerdì 19 aprile, nella sede universitaria dei corsi di laurea in Ingegneria, a Dogana, dove gli autori sono intervenuti in sessioni da 15 minuti ciascuna per presentare le proprie idee e rispondere alle domande della commissione. Cinque i progetti innovativi finalisti, selezionati in una precedente fase alla quale avevano partecipato 34 studenti divisi in tredici gruppi, proponendo altrettante startup. Alla base di ciascuna candidatura un business plan con budget, indicazione dei potenziali clienti, analisi di mercato, organigrammi, strategie, piani economici, promozionali e non solo. Decretati, oltre al vincitore, il secondo e terzo classificato, legati ai corsi di laurea in Ingegneria Gestionale e Design. “Student Space” prevede la realizzazione di una struttura ispirata ai campus statunitensi per offrire ai fuori sede dell’Ateneo di Bologna una soluzione flessibile con alloggi disponibili anche per poche settimane e nei quali trovare mense, aree di svago e lavanderie. Al centro del progetto “Seaclean”, invece, un sistema per estrarre la plastica dagli oceani e riciclarla intervenendo alle foci dei fiumi più inquinati del pianeta. “Con questa iniziativa offriamo all’ecosistema dell’innovazione sammarinese nuova linfa vitale per generare future startup o nuovi ambiti di ricerca”, sottolinea dall’Ateneo sammarinese la docente Karen Venturini. “L’Università - aggiunge - adempie inoltre agli obiettivi della sua ‘terza missione’ per la diffusione dei risultati dell’attività accademica nel contesto economico e sociale nel quale opera”. “L’obiettivo del concorso, il primo dedicato allo sviluppo delle idee imprenditoriali degli studenti universitari nel territorio sammarinese, è promuovere la cultura dell'innovazione favorendo la nascita di nuove imprese grazie a un circuito virtuoso fra giovani, istituzioni e imprese”, commenta inoltre Giovanni Righi di San Marino Innovation. “Il risultato ci riempie di soddisfazione. Il numero dei partecipanti e il livello di interesse dei loro progetti sono andati ben oltre le nostre aspettative. Ora l’obiettivo è mettere in risalto l’idea selezionata facendola brillare sul palco internazionale del POPRI. Quest'anno ci sono ottime probabilità di competere per la vittoria”. In concorso anche i rappresentanti di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Slovenia.