A fine anno, col bilancio che preme e i tagli della spesa alle porte, alcune segnalazioni pervenuteci dalla cittadinanza richiamano la nostra attenzione su storie di piccole ingiustizie quotidiane. Piccole per chi le legge da fuori, grandi per chi è costretto a subirle.
Accade infatti che, in periodi duri come questo, anche un pasto in mensa possa fare la differenza per qualcuno.
Sappiamo che il Fondo Servizi Sociali garantisce prezzi agevolati a determinate fasce e categorie (pasto completo a 1,80 euro), ma succede spesso che qualcuno chiuda un occhio, consentendo anche a persone che non ne avrebbero diritto di usufruire di queste tariffe.
Può capitare così che i cittadini che segnalino le distorsioni ai competenti uffici non solo non vengano ascoltati, ma si ritrovino ad essere oggetto di scherno: non solo le loro segnalazioni non sono prese in carico e verificate in forma anonima, ma i loro nomi sono sbandierati al vento innescando ripicche e guerre vendicative.
Tutto per aver segnalato alcuni casi di utilizzo improprio del servizio mensa.
Con questo non intendiamo fare valutazioni rispetto alle fasce incluse o escluse dal servizio, ma solo sottolineare la pericolosa deriva del sistema, in cui cittadini che denunciano distorsioni e abusi spesso diventano vittime dello Stato che invece dovrebbe tutelarli.
E questo è solo uno dei tanti esempi di vessazioni che ogni giorno, da anni e sotto varie forme, colpiscono parte della cittadinanza. Al punto tale che per avere una voce devono rivolgersi a una forza politica, perché il timore di esporsi prende il sopravvento.
E anche questa, ci rendiamo conto, è un'altra grande, gravissima distorsione.
Comunicato stampa
Movimento RETE
Accade infatti che, in periodi duri come questo, anche un pasto in mensa possa fare la differenza per qualcuno.
Sappiamo che il Fondo Servizi Sociali garantisce prezzi agevolati a determinate fasce e categorie (pasto completo a 1,80 euro), ma succede spesso che qualcuno chiuda un occhio, consentendo anche a persone che non ne avrebbero diritto di usufruire di queste tariffe.
Può capitare così che i cittadini che segnalino le distorsioni ai competenti uffici non solo non vengano ascoltati, ma si ritrovino ad essere oggetto di scherno: non solo le loro segnalazioni non sono prese in carico e verificate in forma anonima, ma i loro nomi sono sbandierati al vento innescando ripicche e guerre vendicative.
Tutto per aver segnalato alcuni casi di utilizzo improprio del servizio mensa.
Con questo non intendiamo fare valutazioni rispetto alle fasce incluse o escluse dal servizio, ma solo sottolineare la pericolosa deriva del sistema, in cui cittadini che denunciano distorsioni e abusi spesso diventano vittime dello Stato che invece dovrebbe tutelarli.
E questo è solo uno dei tanti esempi di vessazioni che ogni giorno, da anni e sotto varie forme, colpiscono parte della cittadinanza. Al punto tale che per avere una voce devono rivolgersi a una forza politica, perché il timore di esporsi prende il sopravvento.
E anche questa, ci rendiamo conto, è un'altra grande, gravissima distorsione.
Comunicato stampa
Movimento RETE
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