In gennaio e aprile 2024, i due mesi in cui quest'anno la CIG è stata usata maggiormente per crisi di mercato, si è registrato un +71% rispetto a gennaio 2023 e un +129% rispetto ad aprile 2023. Il 50% del totale delle ore del 2024, a maggio circa 189.000, è riferito a poche aziende. Si tratta di numeri preoccupanti; la situazione va tenuta sotto controllo. Intanto è partito l'iter referendario per il contratto del settore alberghiero e della ristorazione. Sulle difficoltà a trovare personale per le aziende del comparto lamentate dal Presidente USOT, il problema principale è il mancato rispetto del contratto.
Il referendum per il rinnovo del contratto del settore bar, alberghi, ristoranti e mense, la situazione occupazionale e il ricorso agli ammortizzatori sociali nel settore industria, sono stati tra gli argomenti trattati nell'ultima puntata di "CSdL Informa". A fare in punto sul comparto industriale, il Segretario FULI-CSdL Agostino D'Antonio. "Sul piano occupazionale, ad accezione delle note vicende scoppiate ad inizio anno, c'è una situazione abbastanza stabile, che auspichiamo duri nel tempo. Ci troviamo con un sistema manifatturiero che sta reggendo bene; le riduzioni di personale sono limitate a casi sporadici tutto sommato 'fisiologici', che rientrano nella ordinarietà. L'economia manifatturiera è quella che abbiamo sempre sostenuto essere il caposaldo del sistema sanmarinese; abbiamo superato le oltre 10.000 unità lavorative. Tuttavia, va rilevato che c'è qualche azienda, anche tra quelle storiche, che sta usando la Cassa Integrazione in modo molto importante; questo ci crea una certa preoccupazione; è una situazione che dovremo tenere attentamente sotto controllo." I numeri nel dettaglio li ha poi forniti Simona Zonzini. "Se il 2023 si è chiuso con circa 330.000 ore di Cassa Integrazione, corrispondenti a circa 3,3 milioni di euro erogati, già a maggio 2024 le ore totali di CIG sono state circa 186.000, per un corrispettivo di circa 1,9 milioni di euro. Almeno il 50% di questi numeri è riconducibile a poche aziende. I due mesi in cui si è utilizzata maggiormente la Cassa Integrazione per crisi di mercato sono stati gennaio e aprile 2024. C'è una differenza di +71% rispetto a gennaio 2023 e di +129% rispetto ad aprile 2023. Prossimamente avremo i dati sull'utilizzo della Cassa Integrazione nei mesi successivi." Per quanto concerne il referendum per l'approvazione del contratto del settore bar, alberghi, ristoranti e mense, è intervenuto Matteo Missiroli, funzionario FUCS, la Federazione Costruzioni e Servizi della CSdL. "Siamo partiti questa settimana con il referendum per approvare il testo unico del rinnovo del contratto del settore. Il periodo non è dei più indicati per riunire i lavoratori dei ristoranti e delle strutture alberghiere in assemblea e farli votare, in quanto siamo nella stagione di massimo afflusso turistico. Se siamo arrivati a farlo in luglio, non è dipeso da noi, ma da una serie di lungaggini burocratiche. Contiamo comunque di concludere il referendum, l'ultimo in ordine di tempo tra tutti i contratti gestiti della nostra Federazione, entro il mese di luglio. In ogni caso, gli aumenti contrattuali per i lavoratori di questo settore erano già stati riconosciuti. In precedenza, abbiamo chiuso dopo una vertenza lunga e complessa il contratto delle banche. A fine 2024 scadranno tutti i nostri contratti, ad eccezione di quelli dell'edilizia e appunto degli istituti di credito, in vigore fino alla fine del 2025. A livello di vertenze è un periodo relativamente tranquillo, a parte qualche episodio che si è verificato soprattutto nel settore servizi; in alcuni casi abbiamo dovuto rivolgerci alla Commissione permanente conciliativa, perché non venivano riconosciuti gli arretrati contrattuali. Ancora ci sono dei datori di lavoro che se non si chiamano in causa la Commissione e gli avvocati non riconoscono i giusti aumenti che spettano ai lavoratori." Un commento infine sulle dichiarazioni di pochi giorni fa del Presidente dell'USOT, quindi l'Associazione datoriale del settore turistico alberghiero, il quale ha lamentato le difficoltà per le aziende nel trovare personale per la stagione estiva, tra cui cuochi, camerieri, addetti ai servizi in camera. Ha commentato Matteo Missiroli: "Per la nostra realtà, e per quello che vediamo in Federazione tutti i giorni, il problema più grosso che riscontriamo è che il contratto, pur non essendo tra i più onerosi, nella stragrande maggioranza dei casi non viene rispettato; ai lavoratori spesso viene imposto di fare fino a 50 ore alla settimana, e la 13esima e il TFR non vengono pagati, così come le maggiorazioni legate al lavoro nei giorni festivi. Si tratta in primo luogo di rispettare e applicare correttamente i contratti da parte delle aziende, sia in tutte le voci della retribuzione che sugli orari e i carichi di lavoro. In ogni caso il livello della ristorazione a San Marino va rivisto al rialzo. Non possiamo solo preoccuparci di fare grandi numeri tenendo bassi i prezzi; è una concorrenza al ribasso che sicuramente non aiuta il settore."
CSdL