Lo scenario è dei più desolanti: non si è poveri soltanto se non si ha una occupazione ma si rischia di esserlo pur lavorando. E qui la politica, a parte spendersi in una comunicazione spesso confusionaria per non dire altro, non ha fatto quasi nulla per calmierare il prezzo delle utenze, nè ha messo in campo reali strumenti per aiutare fattivamente i consumatori. La disperazione di tanti, troppi sammarinesi, in questi giorni si tocca con mano. Sono tantissime, infatti, le persone che si rivolgono a noi in cerca di un aiuto perché le bollette che arrivano sono troppo pesanti e, a fronte di uno stipendio sempre uguale, pagare utenze, in qualche caso addirittura triplicate, non è sempre possibile. Molti incontri ultimamente sono poi stati fatti con la stessa AASS che nel recepire il decreto sugli interventi di sostegno, ha emesso una circolare che contiene le indicazioni per richiedere la rateizzazione delle bollette. Premesso che rateizzare un costo salito alle stelle non è la soluzione, ribadiamo che i requisiti per poterla richiedere danno la misura di un aiuto pressoché inesistente. Non si tratta di poche persone con problemi economici conclamati ma di consumatori che fino a poco tempo fa con il proprio stipendio riuscivano a far fronte alle spese per la gestione di casa e famiglia. Cosa che oggi per tanti non sempre è più possibile. Un problema questo che la politica non deve continuare a ignorare, rimandare o sottovalutare, così come è giunto il tempo che arrivino risposte, anzi reali soluzioni in merito agli aumenti vertiginosi delle rate del mutuo e a quelli degli affitti. È da tempo immemore che UCS tiene alta l’attenzione sui problemi delle persone, che chiede incontri e soluzioni. È ora che la politica capisca che se non smette di bisticciare, se non tutela i propri cittadini, non sta facendo quello che dovrebbe.
c.s UCS