Si è tenuto ieri mattina un incontro con la Segreteria di Stato al Lavoro e i Dirigenti dell’AASS sul tema dell’aumento delle bollette previso già da inizio anno 2022.
Ancora una volta Usl ha ribadito che se da un punto di vista è comprensibile che nel tempo sia necessario un adeguamento tariffario dall’altro non sono accettabili rincari medi, in un unico intervento, presumibilmente, del 30 - 35% delle utenze.
Purtroppo il confronto non è andato nel modo sperato.
Infatti da un lato l’azienda si è trincerata dietro al fatto che è assolutamente necessario intervenire in quanto da molti anni a San Marino non ci sono stati aumenti e inoltre che il mercato dei prezzi di luce, acqua e gas, a livello internazionale, è letteralmente impazzito con incrementi spropositati.
Il Governo invece, dall’altro lato, si trincera dietro al fatto di dover prendere atto delle decisioni dell’Authority e di fronte alla richiesta del sindacato USL di intervenire con urgenza per calmierare i prezzi e per distribuire l’aumento in più anni, glissa.
Ribadiamo come un rincaro delle bollette di questa entità sia spropositato e comporterà, insieme ad altri futuri tagli a pensioni, mancati aumenti retributivi, prezzi in generale sempre più alle stelle, una veloce e forte recessione economica nel paese. Un ulteriore stangata per le famiglie che vedono giorno dopo giorno, ridotto inevitabilmente il loro potere d’acquisto.
Non vogliamo entrare nel merito del perché un’azienda come l’AASS, fiore all’occhiello per il paese e sempre in attivo, oggi chiude il bilancio in perdita, ma esprimiamo la più assoluta contrarietà alle scelte che ci sono state illustrate nell’incontro odierno, decisioni che non tengono affatto conto del grave periodo di crisi economica che molte famiglie stanno attraversando anche a causa della pandemia che purtroppo attanaglia ancora molti paesi.
Comunicato stampa
USL