Una serie di rapporti scientifici internazionali mostrano senza dubbio come l’attuale modello economico stia mettendo a dura prova la vita del nostro pianeta. Il degrado del suolo, la diffusione dei rifiuti di plastica, la contaminazione delle acque, il declino della biodiversità e il cambiamento climatico sono solo alcuni degli aspetti più preoccupanti. La risoluzione di questi problemi richiede un completo cambiamento del modello di sviluppo che si basi sul principio della “sostenibilità”. Il 25 settembre 2015, i paesi della famiglia delle Nazioni Unite hanno adottato un insieme di 17 obiettivi OSS e l’Europa e i suoi Stati Membri sono chiamati ad attuare questi obiettivi e a raggiungere il traguardo entro il 2030. La Risoluzione del Consiglio Generale dell’ITUC del 2015 ovvero “Le Priorità sindacali per lo Sviluppo” concentra gli sforzi sindacali per raggiungere alcuni di questi obiettivi. E’ responsabilità delle autorità pubbliche e delle Organizzazioni tradizionali, come dei Sindacati, aumentare la consapevolezza e investire nell’istruzione e nella ricerca sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, mostrando che è possibile unire dimensione economica, sociale e ambientale. Sono necessari posti di lavoro migliori e sostenibili, luoghi di lavoro sicuri, uguaglianza di genere, eliminazione delle discriminazioni, un’istruzione di qualità equa ed inclusiva che nutra la conoscenza critica e la creatività, contribuendo così allo sviluppo personale e professionale della persona e ai bisogni sociali, economici e ambientali della società. Il movimento sindacale insiste sul fatto che l’agenda sociale e la protezione dell’ambiente vanno di pari passo: “non ci sono posti di lavoro su un pianeta morto” ed entrambi gli obiettivi sono prerequisiti fondamentali per costruire una società giusta per tutti. La ricerca e l’educazione e la formazione sono le chiavi.
Proprio in quest’ ottica e convinti che il sindacato si debba impegnare seriamente, anche con atti concreti, per lo sviluppo e la lotta al cambiamento climatico, Unione Sammarinese dei Lavoratori ha già iniziato questo percorso facendo partecipare un suo giovane funzionario, ad un ciclo di Seminari di Alta Formazione Go Beyond. Un vero e proprio laboratorio formativo della durata di 5 mesi, organizzato dalla UIL, che vede la partecipazione di una cinquantina di ragazzi provenienti da tutta Italia e che ha avuto come location per la prima tappa il Parco Nazionale D’ Abruzzo. “Una occasione di confronto e di condivisione sui temi della sostenibilità sociale, ambientale e occupazionale” commenta il Segretario Generale USL Giorgia Giacomini, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della coscienza in campo civile, politico e sindacale e far sì che le nuove generazioni siano protagoniste del nostro futuro a difesa del nostro pianeta. I temi dell’Agenda 2030 sono quelli sui quali si gioca il futuro di tutti e i sindacati devono essere in prima linea nella promozione della conoscenza e della diffusione di una nuova cultura ecologico - ambientale. Unione Sammarinese dei Lavoratori, con un grande sguardo rivolto al futuro, sente il dovere di prepararsi, con risorse umane formate, ad affrontare questa importante sfida.
La Segreteria Generale