“Consapevoli che la Repubblica di San Marino sta attraversando un momento difficile è comunque di fondamentale importanza mantenere alto il livello qualitativo e formativo del settore scolastico fino addirittura a migliorarlo, per il futuro delle giovani generazioni”. Questo è quanto emerso nel corso dei confronti fra USL, Corpo Docente e Segreteria Istruzione, che da sempre sostengono tale tesi. Ma la bozza di Decreto Delegato che vorrebbe intervenire sul Sistema Scolastico sembra non andare in questa direzione.
Il personale docente ritiene che non si tratti di ottimizzazione ma esclusivamente di “tagli” attenendosi prettamente a vincoli di bilancio senza prevedere una riforma sulla didattica-metodologica che si intende perseguire. Questo è sintomo di preoccupazione da parte degli insegnanti che, già questa mattina, si sono riuniti davanti al Palazzo Pubblico per chiedere ascolto rispetto alle problematiche del settore.
I docenti contestano l’attuazione di modelli didattici già ampiamente sperimentati con risultati non ottimali, l’intervento sul rapporto numerico insegnante-alunno, la riduzione dei distacchi al servizio Ludoteca, già in sofferenza nonché l’introduzione di metodologie nuove senza preventivo confronto con il personale che le dovrebbe mettere in atto.
Da sempre USL sostiene l’importanza della partecipazione dei lavoratori nel progetto riorganizzativo e la riforma generale del Sistema Scolastico può rappresentare un perfetto banco di prova.
Siamo convinti che da una discussione generale e approfondita sui tutti i temi della scuola, sia specifici che trasversali, possano scaturire proposte efficaci e di buon senso, in un ottica di revisione dell’offerta formativa, evitando così provvedimenti d’urgenza non efficaci.
Pertanto USL invita a proseguire il confronto, elemento fondamentale, al fine di trovare la giusta soluzioni in merito.
Cs La Federazione Pubblico Impiego USL
Il personale docente ritiene che non si tratti di ottimizzazione ma esclusivamente di “tagli” attenendosi prettamente a vincoli di bilancio senza prevedere una riforma sulla didattica-metodologica che si intende perseguire. Questo è sintomo di preoccupazione da parte degli insegnanti che, già questa mattina, si sono riuniti davanti al Palazzo Pubblico per chiedere ascolto rispetto alle problematiche del settore.
I docenti contestano l’attuazione di modelli didattici già ampiamente sperimentati con risultati non ottimali, l’intervento sul rapporto numerico insegnante-alunno, la riduzione dei distacchi al servizio Ludoteca, già in sofferenza nonché l’introduzione di metodologie nuove senza preventivo confronto con il personale che le dovrebbe mettere in atto.
Da sempre USL sostiene l’importanza della partecipazione dei lavoratori nel progetto riorganizzativo e la riforma generale del Sistema Scolastico può rappresentare un perfetto banco di prova.
Siamo convinti che da una discussione generale e approfondita sui tutti i temi della scuola, sia specifici che trasversali, possano scaturire proposte efficaci e di buon senso, in un ottica di revisione dell’offerta formativa, evitando così provvedimenti d’urgenza non efficaci.
Pertanto USL invita a proseguire il confronto, elemento fondamentale, al fine di trovare la giusta soluzioni in merito.
Cs La Federazione Pubblico Impiego USL
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