Il 1° Maggio deve rappresentare in questo particolare momento storico, oltre una ricorrenza per testimoniare le lotte che hanno portato alla conquista di importanti diritti nel mondo del lavoro, un’occasione per riflettere insieme sul tipo di modello sul quale si vuole fondare la società del presente e futuro. Dopo oltre un anno di pandemia è evidente come l’emergenza sanitaria, e la conseguente crisi economica, abbiano aumentato ed esasperato le disuguaglianze già presenti da tempo. E’ fondamentale una coesione tra tutte le parti sociali al fine di condividere un nuovo modello che parta dal rilancio dell’occupazione, dalla garanzia di un lavoro dignitoso e dal sostegno a chi ha purtroppo perso il proprio posto di lavoro e la propria fonte di reddito. A tal riguardo è determinante ricercare e contribuire alla creazione di posti di lavoro che pongano sempre più al centro la persona, quale risorsa fondamentale su cui investire, unitamente a creare opportunità ed un sistema maggiormente inclusivo per le persone che hanno strutturalmente e da tempo maggiori difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro. La complessità e la velocità dei cambiamenti che caratterizzano la società impegnano tutti a misurarsi con la comprensione degli effetti dal punto di vista sociale, economico, produttivo, di quella che viene comunemente definita come la quarta rivoluzione industriale. Soprattutto impegnano Governo, parti sociali ed Enti a condividere gli strumenti di cui la politica può e deve dotarsi per governare e orientare il cambiamento, anche in relazione al ruolo che il nostro Paese può giocare nello scenario e nelle istituzioni internazionali. Si rende ineludibile l’esigenza di tutelare tutte le forme di lavoro, esistenti o emergenti: unitamente ai canoni di modernizzazione, innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale, le nuove sfide che fortemente caratterizzeranno il nuovo mondo del lavoro, sarà necessaria un’attenzione particolare ed ulteriore al bisogno di “crescenti diritti”, rapportati a nuove strategie di sviluppo, accompagnando al meglio nuove fasi di crescita economica e sociale. “Il lavoro è libertà, il lavoro è dignità, il lavoro è un’occasione per realizzarsi, autodeterminarsi ed emanciparsi” commentano dalla Segreteria USL. Pertanto è necessario, in linea con le innovazioni intervenute negli ultimi anni, creare nuove opportunità e modalità che consentano di raggiungere un miglior equilibrio tra i tempi di vita e di lavoro e che mirino, attraverso percorsi di crescita professionale, ad un piena valorizzazione dei lavoratori e delle loro competenze. Oltre a questo sarà necessario un concreto impegno rivolto a consolidare, e a non smantellare, i diritti per chi lavora unitamente ad una implementazione delle tutele e forme di sostegno per chi è in cerca di occupazione e che, durante questa crisi economica, è stato colpito duramente insieme alle loro famiglie.
Cs Usl