È stato arresto questa mattina dalla polizia di Stato un 31enne di origini albanesi, responsabile di tentato omicidio nei confronti di un connazionale avvenuto il 2 maggio scorso: dopo averlo travolto con la macchina della sua ex fidanzata mentre passava in bicicletta, lo ha colpito al torace con un coltello con lama lunga 12 centimetri procurandogli lesioni con una prognosi superiore ai quaranta giorni. Il Gip, dopo aver aggravato l'accusa da lesioni a tentato omicidio, ha disposto l'applicazione della misura cautelare in carcere, eseguita del personale delle Volanti della questura di Rimini. La scorsa notte i poliziotti hanno arrestato due tunisini, padre e figlio di 46 e 22 anni, con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. A chiedere l'intervento della polizia è stata la madre di una ragazza minorenne che frequenta il giovane tunisino per paura che le stesse facendo del male. Lo straniero si è subito scagliato contro i poliziotti gridando "spegnete quel c.... di lampeggiante che state a casa mia e qua comando io". Il turpiloquio è degenerato fino a quando sono arrivati anche i genitori del 22enne. Quando il padre ha visto che gli agenti lo stavano ammanettando è intervenuto colpendo uno dei poliziotti con una ginocchiata alla schiena. Le manette sono scattate per entrambi.
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