È morto la notte scorsa dopo un rapporto sessuale: il cuore di Maurizio Zanfanti, detto "Zanza", il più famoso dei playboy della Riviera riminese, non ha retto. Conosciuto anche all'estero, soprattutto nei Paesi nordici come Svezia e Norvegia, ma anche nel Regno Unito e in Germania (la "Bild" gli dedicò due pagine speciali), Zanza aveva 63 anni e ieri notte aveva telefonato a una giovane amica, una escort di 23 anni, per un appuntamento veloce. Dopo il rapporto sessuale con la donna tuttavia si è sentito male, perdendo le forze e infine la vita. La ragazza ha chiamato immediatamente i soccorsi, ma 118 e polizia di Stato sul posto non hanno potuto che constatare il decesso dell'uomo. "Zanza" aveva una fama internazionale sin dagli anni Settanta per le sue doti di instancabile corteggiatore di turiste straniere. Negli anni aveva fatto della discoteca Blow Up, un punto di ritrovo non solo per le turiste in cerca di avventure amorose, ma anche dei tanti ragazzi che volevano emularlo. Aveva i suoi "discepoli", imitato ma mai superato in fama e conquiste: "Zanza", vestiva con giacche di pelle, stivali, anche d'estate, portava capelli lunghi biondi e raccontava di avere una media di 150 flirt a stagione. Tante le leggende sul suo conto, come quella della statua in cera in un paesino della Svezia eretta in sua memoria dalle sue ex fiamme, oppure della suo foto con autografo conservata dalle turiste che estate dopo estate tornavano a Rimini per rivivere l'emozione di una notte con "Zanza".
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