Differenziare poco e restare indietro rispetto ai vicini di casa è costato al Titano 1,6 milioni di euro in quattro anni. Lo denuncia Antonio Conti, del coordinamento per l'Agenda 21 a San Marino, che in una nota torna sul tema dell''emergenza rifiuti. E si interroga su come sia stato possibile che "per molti anni, mentre in Emilia-Romagna la percentuale di raccolta differenziata superava il 45% e in diversi comuni italiani era oltre l'85%", San Marino sia rimasto fermo al 25%. E soprattutto, si interroga sul perché nessuno si sia accorto dello "spreco economico dovuto a questa pessima gestione". Agenda 21 indica di percorrere l'approccio "Rifiuti Zero" che "ha come obiettivo la diminuzione graduale e continua dei rifiuti, in particolare della quota indifferenziata, e suggerisce all'esecutivo di avviare prima il sistema di raccolta porta a porta.
Sonia Tura
Sonia Tura
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