Risalente alle prime fasi del Medioevo, il pilastro, alto 84 centimetri per 44 di larghezza e 33 di profondità, sarebbe una fondamentale testimonianza dell'esistenza nel territorio del Titano di antichi popoli germanici, e nello specifico proprio dei Longobardi, che imperversavano nel Nord dell'Italia tra il sesto e il nono secolo. Per verificare questa tesi, la socia del Soroptimist Club San Marino Itala Cenci Malpeli, autrice del saggio "Sulle tracce dei Longobardi a San Marino", ha spinto per procedere all'estrazione del cippo dal suolo in cui era interrato, per procedere poi ad alcune operazioni di restauro, che hanno permesso di riconsegnarlo alla Chiesa di San Giovanni sotto le Penne, dove si trovava. La presenza sul territorio di questo reliquiario, che verrà convertito in un ambone, è secondo la signora Cenci Malpeli un importantissimo elemento storico, che va a tutti i costi preservato per conoscere la storia sammarinese.
Nel video l'intervista a Itala Cenci Malpeli