Una escalation di violenza senza soluzione di continuità in Medio Oriente. Il maggiore giacimento di gas naturale siriano, a Homs nella regione centrale del Paese, è stato fatto esplodere in mattinata dall'Isis. Lo riferisce la tv panaraba, filoiraniana, al Mayadin. E' l'ultimo di una serie di attentati: sangue ieri alle porte di Damasco dove un'autobomba ha provocato almeno 5 morti. Queste invece sono le immagini di distruzione che arrivano dalla provincia di Latakia: a causare qualche giorno fa la morte di decine di persone è stata ancora una volta un'autobomba nella città di Jableh, roccaforte di Bashar al-Assad. E proprio il presidente siriano – riporta il quotidiano britannico The Independent – avrebbe dichiarato che il suo governo è pronto a trattare "su tutto" durante i previsti negoziati di pace in Kazakhstan riguardanti la fine del conflitto in Siria, ma il "successo" dei colloqui di Astana – dice - dipenderà dall'opposizione siriana. Ma non sappiamo ancora chi rappresenterà l'altra parte". Sarà "la vera opposizione siriana? - si chiede Assad - Quando dico 'vera' – puntualizza infine - significa l'opposizione locale, non l'opposizione saudita, francese o britannica... Questa deve essere una opposizione siriana per discutere di problemi siriani", conclude.
Altro fronte caldo l'Egitto, in particolare la zona del Sinai. Sale a 10 infatti il bilancio dei morti causati questa mattina da un camion della spazzatura imbottito di esplosivo che si è lanciato contro un checkpoint davanti ad un edificio della polizia al-Arish, una città nel nord della penisola. Almeno 22 i feriti. Intanto la polizia israeliana ha arrestato nove persone a Gerusalemme est in seguito all'attentato compiuto ieri da un camionista palestinese che ha investito un gruppo di militari, uccidendone 4 tutti sui 20 anni, per essere poi ucciso a sua volta. Fra gli arrestati, ha precisato una portavoce della polizia, figurano cinque congiunti dell'attentatore, il 28enne Fadi al-Qanbar, che secondo le autorità era un sostenitore dello Stato islamico.
Altro fronte caldo l'Egitto, in particolare la zona del Sinai. Sale a 10 infatti il bilancio dei morti causati questa mattina da un camion della spazzatura imbottito di esplosivo che si è lanciato contro un checkpoint davanti ad un edificio della polizia al-Arish, una città nel nord della penisola. Almeno 22 i feriti. Intanto la polizia israeliana ha arrestato nove persone a Gerusalemme est in seguito all'attentato compiuto ieri da un camionista palestinese che ha investito un gruppo di militari, uccidendone 4 tutti sui 20 anni, per essere poi ucciso a sua volta. Fra gli arrestati, ha precisato una portavoce della polizia, figurano cinque congiunti dell'attentatore, il 28enne Fadi al-Qanbar, che secondo le autorità era un sostenitore dello Stato islamico.
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