Accidentato, complesso, il prologo di questo processo. Già dalla riqualificazione nella prima udienza del capo di imputazione: truffa, alla fine; con l'aggravante generica dell'abuso delle funzioni. Tutto, come è noto, ruota intorno alla controversa rettifica del bilancio 2016 di Cassa di Risparmio: dai 77 e rotti milioni del progetto iniziale, ad un “passivo monstre” di 534 milioni; che ebbe poi effetti sistemici. Da qui anche l'aspro scontro politico che accompagnò la vicenda. Alla sbarra 4 ex componenti del CdA: Nicolino Romito – già presidente della banca -, e poi Luigi Borri, Massimo Cotella e Giuliana Michela Cartanese. Presente, oggi, in Aula; insieme ad un team difensivo quantomai battagliero. Era previsto forse un passaggio veloce, tecnico; ma gli avvocati dell'imputata – argomentando in punto di diritto - hanno subito sollevato due questioni di costituzionalità. La prima di natura prettamente processuale, lamentando compressioni delle prerogative difensive. L'altra sul tema più volte dibattuto, in queste prime fasi, dell'eventuale prescrizione del reato. Il procedimento parrebbe infatti una gemmazione della maxi-inchiesta che portò al cosiddetto “processo Titoli”.
Da qui una considerazione della Difesa: se i reati contestati fossero effettivamente collegati, si porrebbe un problema di compatibilità del Giudice Vico Valentini; in caso contrario – è stato osservato – non si legittimerebbe legare gli atti sospensivi della prescrizione al “Processo 500”. Istanze contestate in modo deciso dai legali di Carisp ed Eccellentissima Camera; la Procura del Fisco ha sottolineato dal canto suo come tali rilievi attengano piuttosto al merito del procedimento. Il Commissario della Legge ha infine rigettato entrambe le eccezioni; rilevando inoltre come l'eventuale deadline della prescrizione cada al più presto nel marzo 2026. Le schermaglie tra difese e parti civili sono proseguite quando si è passati alle istanze istruttorie, in particolare le produzioni documentali. Sarà un processo con tanti testimoni. Fra questi, forse, anche Carlo Cottarelli – richiesto da Carisp -, e già sentito sul “caso Titoli”. Prossimo step il 24 marzo, con l'avvio dell'istruttoria dibattimentale.