Le uccisioni in pochi giorni dell'italiano Cesare Tavella e del giapponese Hoshi Kunio "hanno molte somiglianze", "sembrano il lavoro di professionisti", ma "non sono opera dell'Isis". Lo ha detto il ministro dell'Interno del Bangladesh, Asaduzzaman Khan, secondo il quale gli omicidi dei due stranieri "hanno la stessa origine", ma non riguardano i militanti dello Stato islamico che "non è presente in Bangladesh". Nel mirino del ministro piuttosto qualcuno che ha l'obiettivo di "creare instabilità" nel Paese, alludendo con questo all'opposizione, a volte violenta che da due anni portano avanti il Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp) di Khaleda Zia e Jamaat Islami.
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