Il dottor Massimiliano Mecozzi, il medico omeopata che aveva in cura il piccolo Francesco, morto a 7 anni per le complicanze di un'otite batterica trattata con l'omeopatia e non con gli antibiotici, avrebbe cancellato il video che la mamma del bimbo gli aveva inviato con il telefonico il 23 maggio, qualche ora prima di chiamare il medico del 118, che ha trovato Francesco già semi incosciente, in 'codice rosso'. Immagini drammatiche, in cui la mamma, disperata, chiedeva al medico e se non fosse il caso di far ricoverare il figlio, visto che ''stava sempre peggio'' e i preparati omeopatici non avevano avuto alcun effetto. Per rintracciare quell''Sos' e ricomporre i contenuti di tutti i messaggi e le conversazioni intercorse fra Mecozzi e la famiglia di Cagli nei 15 giorni del calvario di Francesco il pm di Urbino Irene Lilliu ha nominato oggi un consulente informatico, Luca Russo. Il perito esaminerà il pc e il cellulare sequestrati all'omeopata, e i telefonini e il pc dei genitori del bambino, indagati in concorso con il medico per omicidio colposo. Agli atti dell'indagine c'è anche la testimonianza del medico del 118 di Urbino corso a casa del bimbo la sera fra il 23 e il 24 maggio. Stando alle indiscrezioni trapelate ieri, anche con il dottor Mirko Volpi Mecozzi avrebbe insistito per evitare il ricovero in ospedale, e per praticare al piccolo una semplice terapia domiciliare. Volpi avrebbe risposto che il bimbo era gravissimo e andava trasportato subito in ospedale: solo a quel punto Mecozzi avrebbe ceduto, dicendo però alla mamma di fare in modo che Francesco non assumesse né antibiotici né tachipirina. Indicazioni anche queste disattese dal sanitario del 118. Di lì a poco però il bambino, portato prima nel nosocomio di Urbino e poi ad Ancona, sarebbe entrato in coma per l'encefalite che il 27 mattina l'ha portato al decesso, nonostante un intervento chirurgico tentato in extremis nell'Ospedale 'Salesi'. Domani Cagli gli darà l'ultimo addio: i funerali sono fissati per le 15:30 nella parrocchia di San Pier Damiani.
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