Secondo le prime indiscrezioni emerse dall'autopsia, eseguita oggi, il giovane nigeriano ritrovato morto ieri mattina nei boschi di Belvedere Fogliense, nei pressi di Tavullia aveva una ferita all'altezza del cuore, come di un colpo di arma da taglio. Una circostanza, non confermata ufficialmente, che complica il quadro investigativo sulle cause del decesso: inizialmente infatti si era ipotizzato un suicidio per depressione. Stamani la sorella dell'uomo, chiamata per il riconoscimento, ha confermato che gli indumenti, calzoncini e maglietta, erano quelli del fratello, Stanley Agho, 31 anni la cui scomparsa era stata denunciata dai parenti il 23 luglio scorso. A questo punto, vista la tipologia della ferita, non si esclude che l'uomo sia stato ucciso altrove e poi portato da qualcuno nei boschi di Tavullia, per nasconderne più agevolmente il corpo fra rovi e piante. Secondo il medico legale, il decesso risalirebbe a più di un mese fa. La procura di Pesaro per ora ha aperto un fascicolo limitato al ritrovamento, ma a breve potrebbe allargare il raggio dell'inchiesta all'ipotesi di omicidio volontario. Si indaga sulle amicizie del giovane, arrivato da pochi mesi a Montegridolfo, dove viveva in una casa popolare con la famiglia della sorella. Un nuovo sopralluogo nel luogo del ritrovamento, è previsto a breve, alla ricerca dell'arma.
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