Lavoratori in nero, tra cui minorenni, merce avariata e scaduta servita ai clienti, cucine di fortuna adibite nei retrobottega sulla spiaggia, camere da letto ricavate da ex toilette, dipendenti costretti a dormire in scantinati senza finestre. E' questo il quadro che emerge in seguito ai controlli dei carabinieri di Cattolica che con i colleghi del nucleo dei carabinieri dell'ispettorato del lavoro di Rimini, del nucleo antisofisticazione e sanità di Bologna e gli ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro, lunedì scorso hanno passato al setaccio una quarantina di attività tra bar, esercizi commerciali e alberghi a Cattolica. La metà delle attività è risultata irregolare almeno sotto uno dei profili amministrativi, 20 dunque le sanzioni amministrative per un totale di 25 mila euro per carenze igienico sanitarie all'interno dei locali, etichettatura mancante, per merce scaduta. In un caso quello più grave che ha portato alla denuncia a piede libero di un albergatore di 50 anni originario di Teramo, i carabinieri hanno riscontrato l'impiego di personale oltre l'orario consentito e 3 stagisti di cui 2 minori impiegati oltre le 40 ore settimanali senza riposi. L'albergatore è stato multato per 5.165 euro. Una lavoratrice delle dipendenti, una cittadina moldava ha raccontato ai carabinieri come veniva costretta a lavorare tutti i giorni della settimana, per 16 ore al giorno, senza pause, per circa 1.100 euro al mese. Durante i controlli è emerso il dilagare del fenomeno dei lavoratori stagionali in nero. Accertati in un solo giorno 14, molti dei quali stranieri. Sanzionati anche due bar del centro per somministrazione di alcol oltre le 3 di notte (12 mila euro la multa). Mentre un chiosco sulla spiaggia è stato multato perché i carabinieri hanno trovato in frigo e quindi in vendita una lasagna preconfezionata scaduta da tre mesi.
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