In pochi sul Titano hanno voglia di commentare la notizia. Il rinvio a giudizio da parte del Gup di Forlì, Alessandro Trinci, è vissuto quasi come un atto dovuto, dopo 6 anni di indagine. Il 15 ottobre inizierà il processo vero e proprio, e lì si vedrà, dice il presidente di Cassa di Risparmio di San Marino, Pietro Giacomini, che mostra fiducia: “Abbiamo tanti argomenti da far valere – ci ha detto – così come un buon collegio di difesa. Confidiamo nel fatto che il giudice ascolterà le nostre ragioni”. Collegio di difesa che, tra l'altro, ha già ottenuto risultati favorevoli alla Carisp. Quando la Provincia di Rimini comunicò infatti di volersi costituire parte civile nel procedimento, la Cassa ricordò che fino a quel momento gli organi giudicanti italiani si erano sempre espressi in suo favore: la Cassazione nel dicembre 2008 dissequestrò la somma di 2 milioni e 600mila trasportata dal furgone portavalori, che diede inizio all'inchiesta, e il Tribunale civile di Rimini nel luglio 2012, in primo grado, condannò al pagamento delle spese il ministero dell'Economia italiano. Finora però, l'indagine Varano sembra andare decisamente contro San Marino: oltre ad aver rinviato a giudizio la Carisp come persona giuridica, assieme alla finanziaria della Cassa, la Carifin, e a Monte dei Paschi, ci sono 28 persone fisiche, 22 delle quali sono sammarinesi o residenti. Gli ex vertici, che nel 2009 finirono in manette, compreso Luca Simoni tornato nel frattempo direttore generale, i membri dei vari cda, i funzionari di Carisp, i sindaci, i dipendenti di Carifin. Le accuse, a vario titolo, vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e all'abusivismo bancario, alle false comunicazioni a Banca d'Italia fino all'ostacolo all'organismo di vigilanza: il processo resta comunque tutto a Forlì, il Gup ha rigettato tutte le eccezioni, compresa quella che mirava a spostare la sede giuridica di competenza.
L'attuale Presidente di Carisbo, Leone Sibani, che fu presidente di Carisp San Marino dal 2009 al 2012 interviene sull'agenzia Dire per specificare: “ Non sono stato mai stato indagato, né imputato, né tantomeno rinviato a giudizio”. L'assunzione della carica da me ricoperta è posteriore ai fatti oggetto del processo, che si esauriscono entro il 5 maggio 2009". La stessa "mia nomina avveniva proprio nella prospettiva di una nuova gestione" dice, specificando che la responsabilità che viene addossata alla Cassa di Risparmio di San Marino “è amministrativa e non penale; inoltre fa capo all'ente e non alla persona fisica”.
Francesca Biliotti
L'attuale Presidente di Carisbo, Leone Sibani, che fu presidente di Carisp San Marino dal 2009 al 2012 interviene sull'agenzia Dire per specificare: “ Non sono stato mai stato indagato, né imputato, né tantomeno rinviato a giudizio”. L'assunzione della carica da me ricoperta è posteriore ai fatti oggetto del processo, che si esauriscono entro il 5 maggio 2009". La stessa "mia nomina avveniva proprio nella prospettiva di una nuova gestione" dice, specificando che la responsabilità che viene addossata alla Cassa di Risparmio di San Marino “è amministrativa e non penale; inoltre fa capo all'ente e non alla persona fisica”.
Francesca Biliotti
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