L'inchiesta su Paolo Oliverio porta all'estero, titolava qualche giorno fa il messaggero web. La Dda di Roma cerca di ricostruire il tragitto e i beneficiari di 10milioni di euro, sottratti, secondo gli inquirenti dal sedicente fiscalista alle casse della Congregazione dei Camilliani. E tre dei dieci milioni sottratti potrebbero essere transitati sul conto o sui conti bancari sammarinesi nella disponibilità del faccendiere in carcere dal 6 novembre. Questa l'ipotesi investigativa che avrebbe indotto il pm della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina Giuseppe Cascini ad inviare una rogatoria internazionale a San Marino. Proprio da San Marino infatti potrebbero essere stati effettuati alcuni bonifici. E scandagliando la rete internet in cerca di notizie su Paolo Oliverio si scopre che oltre a contatti, presunti o accertati, con massoneria, cosa nostra e banda della magliana, ha ricevuto almeno dieci bonifici da Vincenzo Maruccio – ex capogruppo Idv nella regione Lazio indagato per peculato e sospettato di contiguità con la ndrangheta - ed anche che esiste a Roma una società omonima della “P.O.&Partners” di Rovereta, in una traversa della arcinota Via Veneto.
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