La precisazione, rispetto alle notizia diffusa dal Corriere della Sera, e riprese da altre testate, è arrivata dalla Segreteria agli Interni. Il ricorso Smi, o meglio, il ricorso “Nicastro e altri” non è stato ammesso ma solo comunicato al Governo sammarinese che ha tempo fino al 5 febbraio 2014 per presentare memorie difensive. Memorie che, come comunica la segreteria agli interni, verranno presentate entro i termini di rito. Il legale dei ricorrenti, l'avvocato Andrea Saccucci fa tuttavia fa notare che nel 95% dei casi i ricorsi vengono subito rigettati dalla Corte e solo nel 5% si arriva, come ora, all'incardinamento e quindi alla fase della presentazione delle memorie difensive da parte degli Stati chiamati in causa. Saccucci rappresenta il signor Nicastro e altri 3 ricorrenti, dei 1452 ex clienti Smi finiti con nome e cognome sulla stampa nazionale nel 2009 per una fuga di notizie dopo l'esecuzione della rogatoria a San Marino richiesta dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta “Amphora”. Il ricorso a Strasburgo è stato inoltrato per la violazione del diritto all'accesso alla tutela giurisdizionale e del diritto al rispetto della corrispondenza. A far notare il reale stato del ricorso anche Antonella Mularoni, dirigente di Ap, ex Reggente e ex Segretario agli Esteri, ma soprattutto ex giudice alla corte europea dei Diritti dell'Uomo .
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