Nella giornata di oggi lunedì 12 settembre, alcuni quotidiani hanno aperto con il caso delle tangenti al Miur (Ministero dell'Istruzione italiano) e sui legami con San Marino. Ne parla anche il quotidiano sammarinese L'informazione: "L'inchiesta delle presunte tangenti al Miur che già ha visto coinvolto Federico Bianchi di Castelbianco, editore dell'agenzia Dire, accusato di aver pagato alla ex capo dipartimento del Miur Giovanna Boda mazzette e varie utilità per ottenere appalti nel mondo scolastico, vede aprirsi un altro rivolo di indagine che rischia di travolgere il Titano". Poi riportano: "spunta un investimento commerciale che vedeva coinvolta la Repubblica Ceca e doveva eseguirsi tramite personaggi gravitanti a San Marino".
Il Corriere Romagna riporta stralci delle intercettazioni riprese da Il Fatto Quotidiano tra Antonio Russo, consulente della segreteria di Stato all'Istruzione e collaboratore di Andrea Belluzzi (entrambi estranei all'indagine) e l'imprenditore Vincenzo Solaro che all'epoca era sotto indagine per altre questioni. Il 15 aprile 2021, Russo commenta con Solaro la notizia del sequestro preventivo operato a Boda e Castelbianco. "Sono venuto a Firenze eh... sai per quella che (...) si è buttata giù dalla finestra (...)" (parlano di Boda, precipitata dal balcone dello studio della sua legale il giorno dopo la visita della Finanza). "Lì in mezzo", continua Russo, "c'è uno molto importante di San Marino del Corpo diplomatico che gli ha dato 640mila euro, va bene? (...) Adesso salta tutto il Corpo diplomatico". E Solaro risponde: "Hanno fatto sta cazzata?".
Il Fatto Quotidiano per ottenere dei chiarimenti ha contattato il consulente sammarinese Antonio Russo, che precisa il contenuto dell'intercettazione: "Non ero a Firenze per il caso Boda, ma per incontrare Solaro. Stavo commentando le notizie uscite sulla stampa in quei giorni. Bianchi di Castelbianco aveva avuto degli incarichi anche a San Marino. Il senso del mio discorso era che San Marino deve fare più attenzione a chi si rivolge, perché ogni volta che succede qualcosa in Italia, poi di riflesso la Repubblica ci rimette in termini di immagine".