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Collegio Garante: Bns può essere punibile per condotte dei vertici di Banca Cis?

Gli avvocati Alessandro Cardelli e Moreno Maresi chiedono l'illegittimità di una parte della legge sulla risoluzione bancaria o interpretazione costituzionalmente orientata

22 set 2021
Nel riquadro a sinistra gli avvocati Alessandro Cardelli e Moreno Maresi
Nel riquadro a sinistra gli avvocati Alessandro Cardelli e Moreno Maresi

Banca Nazionale Sammarinese può essere punibile per condotte compiute dagli amministratori di Banca Cis, l'istituto bancario in dissesto a cui Bns è subentrata con il processo di risoluzione bancaria? A questa eccezione di costituzionalità, sollevata dai legali di Bns – gli avvocati Alessandro Cardelli e Moreno Maresi- il Collegio Garante dovrà rispondere entro due mesi. E la decisione produrrà effetti su diversi procedimenti, compresi due - uno rinviato in istruttoria, l'altro non ancora fissato – in cui tra gli imputati o indagati figura anche Bns, oltre al Direttore di Banca Cis Daniele Guidi e il vicedirettore Marco Mularoni. Un paradosso secondo gli avvocati Cardelli e Maresi che sottolineano come sia stata la stessa BNS ad aver dato impulso alle indagini, presentando denunce in Tribunale sui fatti che ora gli vengono contestati in base alla legge 99 del 2013. Chiesta dunque in via principale che venga dichiarata l’illegittimità costituzionale della legge in materia di risoluzione bancaria nella parte in cui non prevede l’esclusione di responsabilità della persona giuridica rispetto alle banche oggetto di risoluzione bancaria e in subordine che a tale legge venga data una interpretazione costituzionalmente orientata rendendo BNS non più punibile penalmente per condotte compiute dai vertici della ex banca CIS. La tesi sostenuta fortemente dai due legali è infatti che BNS sia considerata ad effetto della legge penale un soggetto distinto rispetto a Banca CIS.





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