Gli spacciatori della zona di San Leo lo definivano un “coltivatore diretto” di marijuana bio. Era una vera e propria officina di produzione di droga quella tenuta da Ivan Bonci, 38enne sammarinese domiciliato a Carpegna scoperto dai carabinieri di Novafeltria. I militari sono arrivati all'uomo dopo una serie di investigazioni su un giro di pusher nell'area e dopo monitoraggi e controlli.
Nell'orto, tra pomodori, zucchine e ortaggi, nascondeva 12 piante di marijuana alte circa 190 centimetri. Quando i carabinieri sono arrivati, l'uomo era nel campo e si è giustificato dicendo di averle coltivate per sé, per utilizzarle a fini terapeutici per un problema di salute invece “di dare soldi ai criminali”, come ha detto agli uomini dell'Arma.
Ma le perquisizioni nel casolare hanno fatto emergere una realtà diversa. All'interno c'erano confezioni di note marche di caramelle riempite di semi della pianta, insieme a 48 grammi di foglie tritate, numerose piante appese per l'essiccazione e barattolini con indicata la grammatura dell'erba. Poi gli attrezzi del mestiere: un essiccatore e un trinciatabacco.
Per l'uomo è stato convalidato l'arresto ed è stato condannato questa mattina, con rito direttissimo a Urbino, a più di 10 mesi. Per il 38enne, incensurato, la pena è sospesa.
Mauro Torresi
Nell'orto, tra pomodori, zucchine e ortaggi, nascondeva 12 piante di marijuana alte circa 190 centimetri. Quando i carabinieri sono arrivati, l'uomo era nel campo e si è giustificato dicendo di averle coltivate per sé, per utilizzarle a fini terapeutici per un problema di salute invece “di dare soldi ai criminali”, come ha detto agli uomini dell'Arma.
Ma le perquisizioni nel casolare hanno fatto emergere una realtà diversa. All'interno c'erano confezioni di note marche di caramelle riempite di semi della pianta, insieme a 48 grammi di foglie tritate, numerose piante appese per l'essiccazione e barattolini con indicata la grammatura dell'erba. Poi gli attrezzi del mestiere: un essiccatore e un trinciatabacco.
Per l'uomo è stato convalidato l'arresto ed è stato condannato questa mattina, con rito direttissimo a Urbino, a più di 10 mesi. Per il 38enne, incensurato, la pena è sospesa.
Mauro Torresi
Riproduzione riservata ©