“Il pervicace disegno criminoso dell’imputato di non pagare le imposte dovute” per i giornalisti alle sue dipendenze, è costato a Gianni Celli la condanna ad anni uno e mesi tre di reclusione. Lo si legge nelle motivazioni della sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Rimini Antonio Pasquale Pelusi. Secondo il giudice “non sussistono nemmeno le condizioni per la concessione condizionale della pena”. Celli, ex editore della “Voce di Romagna”, è stato condannato il 18 gennaio scorso. La somma di 418mila euro relativa a questa prima condanna, è solo una piccola parte dei soldi dovuti e non pagati all’Agenzia delle Entrate da parte delle società editoriali che erano amministrate da Gianni Celli o a lui riconducibili e che poi sono fallite. Per l'Editrice La Voce, le agenzie statali e di riscossione tributaria si sono insinuate nel fallimento per quasi 4 milioni di euro.
Sonia Tura
Sonia Tura
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