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Conto Mazzini: in attesa delle motivazioni le difese ricorrono in appello sperando nell'assoluzione o in una pena inferiore

15 ago 2017
Processo MazziniConto Mazzini: in attesa delle motivazioni le difese ricorrono in appello sperando nell'assoluzione o in una pena inferiore
Conto Mazzini: in attesa delle motivazioni le difese ricorrono in appello sperando nell'assoluzione o in una pena inferiore - C'è chi si chiede cosa succederà se le condanne verranno confermate perchè in carcere non c'è posto
Il punto sul Conto Mazzini, il processo del secolo a San Marino, arrivato a sentenza lo scorso 29 giugno, con condanne, anche pesanti, per quasi tutti gli imputati. Come han detto subito le difese, usando un gergo calcistico: è stato solo il primo tempo. La sentenza definitiva sarà in appello.

Sulla base del principio della “reformatio in peius” è verosimile che tutti i condannati del processo Conto Mazzini ricorreranno in secondo grado perchè il giudice d'appello non può riformare la sentenza di primo grado irrogando una pena peggiore. Tale eventualità è possibile solo se il ricorso è presentato dal Procuratore del Fisco e non risulta sia avvenuto. Alla ripresa dalle ferie giudiziarie, in settembre, sarà possibile avere un quadro piu' chiaro. Di certo il ricorso in appello è stato già depositato dai legali di alcuni degli imputati, come gli avvocati Maurizio Simoncini, Rossano Fabbri e Stefano Pagliai che riproporrà anche una richiesta di rogatoria in Svizzera, dopo le precedenti non risposte o le risposte considerate insufficienti, da parte della magistratura elvetica. C'è attesa, inoltre, per il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado che potrebbe richiedere ancora alcuni mesi. Dopodichè le difese avranno 30 giorni per presentare le memorie e solo allora potrà essere fissata la data dell'appello. Anche se in secondo grado il processo è molto piu' breve - e salvo casi eccezionali non prevede l'escussione di testimoni - è verosimile che le udienze saranno piu' di una, visto il numero degli imputati. E c'è chi si chiede cosa succederà qualora le condanne dovessero essere confermate e diventare quindi definitive ed esecutive, perchè il carcere di San Marino, in quel caso, non avrebbe la sufficiente capienza.

l.s.

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