Crac Aeradria, tutti prosciolti dall'associazione a delinquere. Gnassi: "sono stati mesi di grande dolore"
Non ci fu associazione a delinquere. Tutti prosciolti dal capo d'imputazione più pesante gli indagati nel crac Aeradria. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, che questa mattina ha letto il dispositivo con il quale mette una prima parola definitiva al processo sul fallimento della società che ha gestito l'aeroporto Federico Fellini di Rimini fino al fallimento nel 2013. Restano, invece, i reati minori per i quali è stata fissata l'udienza davanti al Tribunale collegiale il 23 gennaio e che coinvolgerà amministratori ed ex delle istituzioni riminesi, fra cui il sindaco Andrea Gnassi; si tratta di reati di truffa ai danni dello Stato, ricorso abusivo al credito e per abuso d'ufficio, per i soli amministratori pubblici come il sindaco riminese, il suo predecessore Alberto Ravaioli, l'ex presidente della provincia Stefano Vitali e l'ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi. Dovranno rispondere solo dei reati di ricorso abusivo al credito e truffa ai danni dello Stato invece Manlio Maggioli ex presidente della camera commercio e Lorenzo Cagnoni, presidente Rimini Fiera. Per gli altri imputati restano invece i reati di natura fallimentare, come per l'ex presidente di Aeradria, Massimo Masini e gli altri vertici delle società collegata, rinviati a giudizio per false comunicazioni sociali, bancarotta, falso in bilancio e truffa ai danni dello Stato. "Finalmente oggi si mettono in chiaro, da parte della Giustizia, importanti elementi di verità - ha commentato il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi - Perché la decisione del Giudice dell’udienza preliminare segna formalmente uno snodo fondamentale per re inquadrare l’intera vicenda Aeradria, sgombrando il campo di fatto dalle accuse che sono piovute addosso come insopportabili macigni negli ultimi quattro anni. Il Gup ha disposto l’archiviazione sull’associazione per delinquere ‘perché il fatto non sussiste’, . E’ una svolta decisiva che mi solleva enormemente dopo anni, mesi, settimane, giorni, è inutile nasconderlo, di grande sofferenza e dolore profondo". Tiziano Arlotti, deputato PD si dice convinto che nel dibattimento si potranno chiarire anche gli altri aspetti oggetto di contestazione nei confronti degli amministratori pubblici e dei vertici della società"
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