La vicenda del Cristo ligneo attribuito a Michelangelo: dopo la decisione del Gip di Rimini di confiscare l'opera, la Cassazione – terza sezione penale - ha annullato il provvedimento. Il dispositivo stabilisce però che il tutto sia rinviato al Tribunale di Rimini. “Un ottimo risultato” - commenta l'avvocato Francesco Ciabattoni, legale di Angelo Boccardelli, che ora attende di leggere le motivazioni. Lo scorso luglio la consegna dell'opera – autorizzata da San Marino - a Boccardelli, legittimo erede dell'Ambasciatore Ugolini, sembrava conclusa, ma fu bloccata dalla decisione del Gip di Rimini Benedetta Vitolo che ne dispose la confisca. Alla base della decisione anche una sommaria informazione testimoniale raccolta dai Carabinieri – nucleo tutela patrimonio – nel 2013, quando il broker assicurativo Massimo Maggio, riferì che l'Ambasciatore Ugolini, 30 anni prima, gli aveva rivelato che quell'opera era stata acquistata al Mercato di Porta Portese, insieme a due giganteschi Leoni in Marmo Rosa, per 1.200.000 lire. Ma quelle informazioni, secondo l'avvocato Ciabattoni, non riflettevano la realtà oltre ad essere inutilizzabili”. Il legale ricorse dunque in Cassazione. Ora l'annullamento della confisca.
"Cristo di Michelangelo": la Cassazione annulla la confisca dell'opera
2 dic 2019
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