Assoluzione, seguita in subordine da un corredo di richieste in cui viene sollevata anche la verifica di legittimità costituzionale dell'articolo sull'associazione a delinquere e quello sul riciclaggio. Una richiesta per voce sola quella del collegio difensivo di Claudio Podeschi e Biljana Baruca, che affida all'avvocato Massimiliano Annetta le conclusioni. L'avvocato del foro di Firenze da una parte riconosce come sulla carta le garanzie processuali previste dal giusto processo siano solido baluardo, se applicate, dall'altra insiste sulle difficoltà di una difesa condotta in un clima da 'caccia all'uomo', nel quale si è cercato un reato “purché sia: solo così- ha continuato- si spiegano tante cose, a partire dalle quattro versioni degli stessi fatti”.
L'aula è la sede delle 'prove e non delle suggestioni' ha ricordato prima di mettere in fila alcune sentenze della Corte Europea dei diritti dell'Uomo per casi da lui ritenuti sovrapponibili a quello di Claudio Podeschi. Quello di Bruno Contrada, per esempio: secondo Strasburgo l'ex super poliziotto e numero tre del Sisde non poteva essere condannato per associazione esterna in associazione mafiosa perché i fatti contestatigli all'epoca non erano chiaramente indicati come reato.
Mi rifiuto di pensare a sentenze già scritte, conclude, ricordando le 'previsioni da bar' che seguirono l'arresto di Claudio Podeschi, il 23 giugno del 2014, il momento più dirompente dell'intera inchiesta, che da allora ebbe una accelerata. Fino a sfociare in un maxi processo che definisce politico, necessario forse per sacrificare qualcuno e ritrovare verginità a livello internazionale. La scorsa settimana la Procura del Fisco ha chiesto 9 anni e mezzo per l'ex Segretario. Annetta ricorda al Commissario Felici che dopo la sentenza che porterà il suo nome nulla sarà più come prima poi mette in guardia i sammarinesi: “perché quando si sfilacciano i principi del diritto, la diga viene giù. E ci si bagna tutti”.
Nel video l'intervista all'avvocato Massimiliano Annetta
SB
L'aula è la sede delle 'prove e non delle suggestioni' ha ricordato prima di mettere in fila alcune sentenze della Corte Europea dei diritti dell'Uomo per casi da lui ritenuti sovrapponibili a quello di Claudio Podeschi. Quello di Bruno Contrada, per esempio: secondo Strasburgo l'ex super poliziotto e numero tre del Sisde non poteva essere condannato per associazione esterna in associazione mafiosa perché i fatti contestatigli all'epoca non erano chiaramente indicati come reato.
Mi rifiuto di pensare a sentenze già scritte, conclude, ricordando le 'previsioni da bar' che seguirono l'arresto di Claudio Podeschi, il 23 giugno del 2014, il momento più dirompente dell'intera inchiesta, che da allora ebbe una accelerata. Fino a sfociare in un maxi processo che definisce politico, necessario forse per sacrificare qualcuno e ritrovare verginità a livello internazionale. La scorsa settimana la Procura del Fisco ha chiesto 9 anni e mezzo per l'ex Segretario. Annetta ricorda al Commissario Felici che dopo la sentenza che porterà il suo nome nulla sarà più come prima poi mette in guardia i sammarinesi: “perché quando si sfilacciano i principi del diritto, la diga viene giù. E ci si bagna tutti”.
Nel video l'intervista all'avvocato Massimiliano Annetta
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