Il caso della sammarinese 25enne picchiata dal suo ex fidanzato e finita in pronto soccorso con una prognosi di 30 giorni. Oggi è stata sentita dal magistrato che ha disposto misure a tutela della ragazza.
Per l'autore, reo confesso, dell'aggressione, il magistrato inquirente ha imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ragazza, che teme la reiterazione delle violenze. Un timore che è aumentato dopo che il suo caso è diventato di dominio pubblico. La 25enne impaurita, dopo le percosse, non aveva presentato denuncia e le indagini erano tuttavia partite d'ufficio non appena il magistrato inquirente Antonella Volpinari, aveva acquisito il referto del pronto soccorso. Trenta giorni di prognosi e, anche se i fatti sono avvenuti tra il 10 e l'11 febbraio, la giovane – sentita in mattinata per la prima volta dal commissario della legge – presenta in viso ancora i segni della brutale violenza: occhi tumefatti, ematomi, protezione per la frattura del setto nasale.
Casi del genere, sono tristemente all'ordine del giorno a San Marino, con una frequenza di uno al mese. Ma il clamore sull'accaduto avrebbe, paradossalmente, peggiorato la situazione. In un primo momento, infatti, l'autore dell'aggressione avrebbe ammesso le sue colpe e anche per questo atteggiamento collaborativo non sarebbero state adottate misure cautelari. Ora il quadro è cambiato: la giovane malmenata ha paura che possa ricapitare. Ma se il suo ex le si avvicinerà rischia l'arresto immediato.
Luca Salvatori
Per l'autore, reo confesso, dell'aggressione, il magistrato inquirente ha imposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ragazza, che teme la reiterazione delle violenze. Un timore che è aumentato dopo che il suo caso è diventato di dominio pubblico. La 25enne impaurita, dopo le percosse, non aveva presentato denuncia e le indagini erano tuttavia partite d'ufficio non appena il magistrato inquirente Antonella Volpinari, aveva acquisito il referto del pronto soccorso. Trenta giorni di prognosi e, anche se i fatti sono avvenuti tra il 10 e l'11 febbraio, la giovane – sentita in mattinata per la prima volta dal commissario della legge – presenta in viso ancora i segni della brutale violenza: occhi tumefatti, ematomi, protezione per la frattura del setto nasale.
Casi del genere, sono tristemente all'ordine del giorno a San Marino, con una frequenza di uno al mese. Ma il clamore sull'accaduto avrebbe, paradossalmente, peggiorato la situazione. In un primo momento, infatti, l'autore dell'aggressione avrebbe ammesso le sue colpe e anche per questo atteggiamento collaborativo non sarebbero state adottate misure cautelari. Ora il quadro è cambiato: la giovane malmenata ha paura che possa ricapitare. Ma se il suo ex le si avvicinerà rischia l'arresto immediato.
Luca Salvatori
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