Concessi i domiciliari al gendarme arrestato con l'accusa di uso di stupefacenti. Il provvedimento è di questa mattina. Per il sottoufficiale, ora sospeso dal corpo della Gendarmeria, è stato ammesso anche l'esperimento probatorio, quindi ora si procederà con la presa in carico da parte dell'educatore giudiziale e con un piano di prescrizioni e attività tra le quali, ad esempio, l'obbligo di non frequentare persone dedite all'uso di droghe, esami tossicologici periodici ed, eventualmente, lavori socialmente utili. L'esperimento probatorio viene concesso per l'uso di stupefacenti: questo esclude quindi l'ipotesi dello spaccio. L'uomo, che durante l'interrogatorio in carcere si era detto affranto e si era messo a disposizione dell'autorità, ha reagito bene all'ultima decisione, spiega il suo legale Rossano Fabbri.
Il 42enne albanese legato alla stessa vicenda, ma con l'accusa di spaccio, è in carcere. I difensori, Marco Berardi ed Enrico Carattoni, hanno chiesto la scarcerazione, perché, spiega Berardi, "non siamo a conoscenza di una prova certa che dimostri la colpevolezza". Le indagini, prosegue l'avvocato, "possono proseguire anche con la difesa a piede libero". Il legale segnala, poi, un peggioramento delle condizioni di salute del 42enne.