L'albanese, che era ricercato in campo internazionale, poteva contare su una stretta rete di connazionali, molti dei quali ben inseriti nel tessuto criminale italiano. Le indagini hanno puntato la loro attenzione in particolare su alcune persone capaci di assicurare il rientro in patria di Talaban, che in questi giorni di latitanza si era fatto crescere la barba per nascondere un vistoso neo che avrebbe favorito il suo riconoscimento alle frontiere. Talaban doveva nascondere anche una lesione da acido che incidentalmente si era procurato durante l'aggressione della
Annibali, rientrata in casa dopo una serata in piscina. Alla sua cattura hanno partecipato oltre 40 carabinieri, che stamani, alle tre, hanno circondato l'abitazione nella quale il sicario aveva trovato rifugio. In manette anche due fratelli albanesi, pregiudicati e compaesani di Talaban, nato in un villaggio nei pressi di Scutari: Arvid e Arlind Spahija, di 22 e 20 anni. Il piano di fuga si sarebbe perfezionato oggi, giornata festiva in Italia dedicata ai lavoratori, attraverso lo stratagemma di trasportare Rubin - soprannominato “il gelido” per la sua freddezza - espatriando dal confine aperto di Trieste, dapprima verso la Slovenia, percorrendo poi la costa dalmata e montenegrina, con destinazione finale Scutari. La fuga prevedeva l'uso di un furgoncino sul quale Talaban si sarebbe confuso tra gli altri passeggeri diretti per il ponte festivo
verso l'est Europa.Intanto, la vittima resta ricoverata in gravi condizioni nel reparto grandi ustionati dell'ospedale di Parma.
Annibali, rientrata in casa dopo una serata in piscina. Alla sua cattura hanno partecipato oltre 40 carabinieri, che stamani, alle tre, hanno circondato l'abitazione nella quale il sicario aveva trovato rifugio. In manette anche due fratelli albanesi, pregiudicati e compaesani di Talaban, nato in un villaggio nei pressi di Scutari: Arvid e Arlind Spahija, di 22 e 20 anni. Il piano di fuga si sarebbe perfezionato oggi, giornata festiva in Italia dedicata ai lavoratori, attraverso lo stratagemma di trasportare Rubin - soprannominato “il gelido” per la sua freddezza - espatriando dal confine aperto di Trieste, dapprima verso la Slovenia, percorrendo poi la costa dalmata e montenegrina, con destinazione finale Scutari. La fuga prevedeva l'uso di un furgoncino sul quale Talaban si sarebbe confuso tra gli altri passeggeri diretti per il ponte festivo
verso l'est Europa.Intanto, la vittima resta ricoverata in gravi condizioni nel reparto grandi ustionati dell'ospedale di Parma.
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