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Donna uccisa a Mozzate: omicida in aula ma come parte lesa

29 apr 2015
Donna uccisa a Mozzate: omicida in aula ma come parte lesa
Donna uccisa a Mozzate: omicida in aula ma come parte lesa
Dritan Demiraj, il fornaio albanese di 30 anni, in carcere per il duplice omicidio di Silvio Mannina a Santarcangelo, e dell'ex compagna Lidia Nusdorfi a Mozzate (Como), è comparso davanti al giudice monocratico del tribunale di Rimini, come parte offesa, in un processo per stalking, minacce aggravate e danneggiamento, a carico di un connazionale di 55 anni. Demiraj (difeso dall'avvocato Massimiliano Orrù), che a sua volta sarà processato il 15 luglio in Corte d'Assise, scortato da 6 agenti di polizia penitenziaria ha raccontato delle minacce ricevute dall'albanese geloso della moglie. "Ho cose più serie a cui pensare, sono dentro per due omicidi", ha precisato Demiraj che non si è detto affatto impaurito dall'atteggiamento del 55enne e ha espresso la volontà di ritirare la querela per stalking. Il processo andrà comunque avanti per le minacce e il danneggiamento delle ruote dello scooter di Demiraj ad opera del connazionale, difeso dall'avvocato Tiziana Casali. L'udienza è stata rinviata per le discussioni a martedì prossimo.

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