Alberghi, parrucchieri e barbieri, bagnini, fruttivendoli e pelletterie sono le categorie a rischio. Più virtuose gelaterie e negozi di calzature. L'analisi complessiva che emerge nella provincia di Rimini dopo i due giorni di blitz della Guardia di Finanza in stile Cortina è preoccupante.
Due giorni di controllo, 60 militari impegnati, 170 esercenti controllati su tutta la provincia. 104 violazioni contestate: il 62% è stato colto in fallo, una media in flessione rispetto al giorno precedente ma ben lontana da quella nazionale: poco meno del 30%. Merito di un effetto deterrente dal quale la Guardia di Finanza si aspettava anche qualcosa di più. Basti pensare che un bar all'interno di un albergo sul lungomare, restio a rilasciare scontrini, è stato pizzicato in entrambi in giorni. E non è l'unico caso eclatante.
Ai mugugni delle associazioni di categoria la Guardia di finanza risponde con il numero di segnalazioni arrivate al 117: 250 nei primi sei mesi dell'anno, il doppio rispetto a quello scorso. Nel video l'intervista al capitano Giovanni Linardi
Sara Bucci
Due giorni di controllo, 60 militari impegnati, 170 esercenti controllati su tutta la provincia. 104 violazioni contestate: il 62% è stato colto in fallo, una media in flessione rispetto al giorno precedente ma ben lontana da quella nazionale: poco meno del 30%. Merito di un effetto deterrente dal quale la Guardia di Finanza si aspettava anche qualcosa di più. Basti pensare che un bar all'interno di un albergo sul lungomare, restio a rilasciare scontrini, è stato pizzicato in entrambi in giorni. E non è l'unico caso eclatante.
Ai mugugni delle associazioni di categoria la Guardia di finanza risponde con il numero di segnalazioni arrivate al 117: 250 nei primi sei mesi dell'anno, il doppio rispetto a quello scorso. Nel video l'intervista al capitano Giovanni Linardi
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