Albano Ahmetovic, 35 anni, di origine bosniaca fece notizia quando fuggì insieme al compagno di cella Achille Lia il 19 agosto del 2018 dal carcere di San Marino. E' morto martedì mattina, intrappolato nell'auto che aveva appena rubato, affondata in un canale a Castagnaro, in provincia di Verona. Il giovane era ubriaco ed ha perso il controllo dell’utilitaria, risultata rubata in provincia di Rimini, mentre percorreva una strada sterrata alla periferia di Castagnaro, finendo in un fossato.
Aveva tentato di compiere due rapine, in un territorio che evidentemente conosceva bene. Secondo gli inquirenti infatti da anni faceva parte di una banda di nomadi specializzata in rapine in tutto il nord Italia. E proprio in Venero, provincia di Rovigo, finì la sua latitanza, durata 5 settimane, dopo la fuga dai Cappuccini. I carabinieri riuscirono ad arrestarlo tenendo d’occhio le abitazioni in Veneto di nomadi suoi parenti, compresa la compagna, che aveva appena partorito.
Il processo per evasione si concluse con una condanna mite: 15 mesi. Lui non era in aula e l'estradizione di fatto non si è mai sostanziata. Attualmente risultava ai domiciliari, nel riminese. Sul Titano doveva scontare la pena per furto aggravato, oltre a danneggiamento e lesioni commesse per fuggire dal carcere. Lasciò in cella un biglietto in italiano stentato, “grazie di tutto”.