Era di San Giuliano, a Rimini, il pilota dell'elicottero del 118 precipitato ieri a Campo Felice, nell'Aquilano. Gianmarco Zavoli aveva 46 anni, un passato in aeronautica con missioni anche in zone di guerra, come pilota di jet. “Gli avevano anche sparato e si era sempre salvato” ha raccontato al Resto del Carlino, un suo amico. Aveva partecipato, nei giorni scorsi, anche ai soccorsi a Rigopiano, così come altre due delle sei vittime dell'incidente di ieri. L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo ha aperto un'inchiesta, così come la magistratura. Previsto per oggi il recupero della “scatola nera” dell'elicottero. Al momento, tra le possibili cause del fatale incidente, si ipotizza la nebbia e le difficili condizioni meteo o un guasto.
L'amministrazione comunale di Rimini si stringe alla famiglia di Gianmarco Zavoli, partecipe al dolore per la tragica scomparsa. Quella in Abruzzo, si legge sul comunicato diffuso dal Comune, era "una missione nobile, solo l'ultima delle tante che l'avevano visto impegnato nel mettere a disposizione la propria capacità professionale e la propria immensa umanità a favore di chi aveva bisogno".
L'amministrazione comunale di Rimini si stringe alla famiglia di Gianmarco Zavoli, partecipe al dolore per la tragica scomparsa. Quella in Abruzzo, si legge sul comunicato diffuso dal Comune, era "una missione nobile, solo l'ultima delle tante che l'avevano visto impegnato nel mettere a disposizione la propria capacità professionale e la propria immensa umanità a favore di chi aveva bisogno".
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