Una riflessione dopo l'incidente mortale sulla via Emilia, su velocità e l'uso sempre più frequente di telefoni e social al volante. A San Marino- dice il comandante Paganelli- abbiamo avviato un servizio solo su questo, con agenti in borghese”. In Italia un morto ogni due ore sulle strade.
E dopo il dramma che nella serata di ieri è costato la vita ad un pedone di 63 anni, un uomo di origini albanesi ma da anni residente in Italia, investito da una Mercedes sulla via Emilia, l'assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad interviene con una riflessione che ha il sapore amaro dell'impotenza, visto che si tratta di una arteria stradale di competenza statale . “Da tempo – scrive- abbiamo segnalato agli enti competenti come pericoloso quella arteria stradale di competenza statale tratto stradale, per il quale ci eravamo mossi chiedendo ripetutamente l’installazione di un sistema di controllo elettronico permanente della velocità”.
Un autovelox fisso o provvedimenti per scoraggiare l’eccessiva velocità su quel tratto di via Emilia, che servirebbero anche sulla Consolare di San Marino e la Statale 16. Ma sulla strada serve soprattutto una rivoluzione culturale. Così come emerge dai controlli fatti due giorni fa dalla polizia locale di Rimini. In un turno di servizio sono state pizzicate 18 persone al volante con il telefonino in mano.
Il 2020, se il giorno si vede dal mattino, sembra seguire il pessimo trend del 2019, che ha registrato 550 violazioni all’articolo 173 (comma 2) del codice della strada, quasi il doppio di quante ne furono contate nel 2018 (276). Secondo i più recenti dati Istat, la distrazione al volante è la prima causa di incidenti in Italia, più che il mancato rispetto della precedenza e dell’eccesso di velocità. Ed è assurdo se si pensa alla conseguenze di quella frazione di secondo distrazione. Un tendenza preoccupante anche a San Marino, che ha avviato un servizio specifico con agenti in borghese.
Nel video Amedeo Paganelli, il comandante della Polizia Civile