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L'ex direttore di Banca Centrale chiede al magistrato di posticipare la sua deposizione prevista per giovedì

16 giu 2015
Mario GianniniGiannini chiede al magistrato di posticipare la sua deposizione
Giannini chiede al magistrato di posticipare la sua deposizione - I legali dell'ex dirttore Bcsm ritengono opportuno che parli solo dopo la conclusione delle indagini
Un nuovo colpo di scena nel rapporto tra Banca Centrale e il Tribunale. L'ex Direttore Generale, Mario Giannini, ha presentato istanza, tramite i suoi avvocati, per non presenziare al previsto interrogatorio da parte del Commissario della Legge, Alberto Buriani, fissato inizialmente per giovedì, ma di essere ascoltato solo ad indagini concluse. Giannini avrebbe dovuto presentarsi al colloquio per aggiungere elementi in merito all'indagine che ha visto il sequestro di materiale nella sede di Banca Centrale, con particolare riferimento in merito all'operazione che vedeva coinvolto un uomo d'affari ungherese. Il Direttore Generale e il Capo della Vigilanza, Andrea Vivoli, hanno per questo ricevuto nei giorni scorsi un avviso di garanzia per quella che gli inquirenti ritengono una mancata comunicazione all'agenzia di Informazione Finanziaria. Giovedì scorso, il Consiglio Direttivo ha accolto le dimissioni di Giannini ritenendo dovesse lasciare non solo il coordinamento di vigilanza ma anche la direzione generale. Questo, per i suoi legali, cambia le cose, al punto che questa mattina hanno incontrato il Commissario della Legge, spiegando che il loro cliente intende mettersi a disposizione della magistratura ma solo dopo che le indagini saranno concluse. “Il nostro cliente – hanno spiegato – ha già fornito elementi nel corso della precedente deposizione, ed ha fornito successivamente una serie di documenti utili a chiarire la sua posizione”. Per i legali di Giannini dunque, l'ex Direttore Generale avrebbe messo a disposizione tutte le informazioni di cui disponeva, di qui la richiesta di posticipare al termine delle indagini una eventuale deposizione supplementare. Nulla si sa in merito alla decisione del Commissario della Legge Alberto Buriani, se cioè intenderà accogliere la richiesta dei legali di Giannini o se confermerà invece la convocazione per giovedì, nell'intento di raccogliere ulteriori elementi utili alla sua indagine.
SB

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