Gabriele Paolini , noto per le sue apparizioni di disturbo nel corso dei collegamenti esterni in diretta televisiva, è stato condannato a cinque anni di reclusione dai giudici della quinta sezione penale del tribunale di Roma. Il "disturbatore tv" era stato rinviato a giudizio con le accuse di induzione alla prostituzione minorile, pedopornografia e tentata violenza sessuale. Paolini venne arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, dopo le indagini che erano partite in seguito alla denuncia dei titolari di un laboratorio fotografico di Riccione, che avevano ricevuto per via telematica da un punto vendita della capitale vari file da stampare che ritraevano scene di sesso tra l'imputato e alcuni giovani.
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