I soci lavoratori dovevano versare 70 euro al giorno, per cinque giorni alla settimana compresi quelli di ferie o malattia, sotto la minaccia del licenziamento in caso di rifiuto. “Una sorta di compensazione per spese di previdenza per le spese di contribuzione previdenziale” spiegavano presidente e vicepresidente della cooperativa, ora in in manette. E pensare che l'avvio della cooperativa, attiva nel settore della raccolta del materiale ferroso, era stata agevolato due anni fa dalla Provincia di Rimini per favorire l'integrazione lavorativa dei rom.
A carico dei 18 impiegati, oltre ai 70 euro, anche il costo del carburante e dell'assicurazione.
Un ricatto vergognoso: o si pagava, o si perdeva il posto.
Le indagini del reparto aeronavale della Guardia di Finanza e Polizia Municipale di Rimini sono iniziate da una articolata operazione relativa al contrasto al lavoro nero e si sono concluse questa mattina. Il presidente della Metalcoop è ai domiciliari, il vice- che materialmente riscuoteva le estorsioni- in carcere.Nel video l'intervista all'ispettore capo della Polizia Municipale Carla Tavella
Sara Bucci
A carico dei 18 impiegati, oltre ai 70 euro, anche il costo del carburante e dell'assicurazione.
Un ricatto vergognoso: o si pagava, o si perdeva il posto.
Le indagini del reparto aeronavale della Guardia di Finanza e Polizia Municipale di Rimini sono iniziate da una articolata operazione relativa al contrasto al lavoro nero e si sono concluse questa mattina. Il presidente della Metalcoop è ai domiciliari, il vice- che materialmente riscuoteva le estorsioni- in carcere.Nel video l'intervista all'ispettore capo della Polizia Municipale Carla Tavella
Sara Bucci
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