L'indagine dei finanzieri di Sassari si è conclusa con l'arresto di cinque persone tra Rimini, Roma, San Benedetto del Tronto e Sicilia ed il sequestrato dell'Hotel Capo Caccia di Alghero, struttura che ha ospitato anche vip e attori e nel 1977 ha fatto da sfondo ad una scena del film di James Bond "La Spia che mi amava". Il blitz delle fiamme gialle è scattato in esecuzione al decreto di sequestro emesso dal Gip di Sassari Carla Altieri. Tra i fermati un commercialista di Alghero: sono accusati di aver distratto gran parte del patrimonio mobiliare e immobiliare delle due società che hanno gestito, nel tempo, il noto hotel, facendolo confluire in altre società direttamente o indirettamente a loro riconducibili o da loro stessi gestite. Un danno causato all'Erario di almeno 15 milioni di euro. Con la complicità del professionista, in particolare, sono state sopravvalutate alcune poste dei bilanci annuali al fine di far comparire una situazione patrimoniale non reale e così accedere a cospicui finanziamenti che altrimenti i singoli Istituti di credito non avrebbero erogato. Il danno causato alle società ed all'Erario è stato quantificato in oltre 15 milioni di euro.
Alcuni degli arrestati, nel recente passato, sono stati coinvolti in analoghe indagini condotte da altri Reparti del Corpo in quanto responsabili di condotte simili perpetrate in danno di altre società dal considerevole patrimonio immobiliare. Tra i responsabili del fallimento, infatti, anche alcuni soggetti già arrestati nel giugno 2011 in occasione della vicenda P4.
Sara Bucci
Alcuni degli arrestati, nel recente passato, sono stati coinvolti in analoghe indagini condotte da altri Reparti del Corpo in quanto responsabili di condotte simili perpetrate in danno di altre società dal considerevole patrimonio immobiliare. Tra i responsabili del fallimento, infatti, anche alcuni soggetti già arrestati nel giugno 2011 in occasione della vicenda P4.
Sara Bucci
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