Due società di Auditore avrebbero simulato operazioni di compravendita di prodotti derivati del legno emettendo fatture fittizie per un importo totale di oltre 20 milioni di euro nei confronti di 48 imprese con sede nelle province di Pesaro, Vercelli, Treviso, Ancona, Rimini, Ragusa, Pistoia e Teramo, che in questo modo avrebbero abbattuto fraudolentemente il loro reddito imponibile. Il gip di Urbino, Egidio de Leone, ha emesso quindi un decreto di sequestro preventivo dei beni intestati ai due indagati di Auditore: due auto - una delle quali di lusso - , 4 unità immobiliari - tra cui una villa - , quote di 3 società e diversi rapporti bancari e postali, per un valore complessivo di 300.000 euro.
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