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Giudiziaria: nuovo “test” in Aula per due delle innovazioni introdotte dalla riforma del processo penale

Mattinata di udienze, in Tribunale. Accolto un patteggiamento; “non passa”, invece, una richiesta di non punibilità per “particolare tenuità del fatto”

17 mag 2022

Ad assistere ad alcune udienze anche alunni del Liceo Economico Aziendale. Non sono del resto mancati spunti di interesse, questa mattina. Come uno dei primissimi processi terminati con un patteggiamento, dopo l'entrata in vigore della riforma della procedura penale. Il caso era quello di due italiani, che avevano tentato di truffare una compagnia assicurativa simulando un incidente stradale. Nei giorni scorsi il deposito delle istanze per l'applicazione della pena ridotta – rispettivamente 5 e 4 mesi -, accompagnata dalla condizionale. Favorevole il parere della PF. Che vista la presenza di studenti ha scelto un approccio didascalico, nel proprio intervento; rimarcando fra le altre cose l'intento deflattivo, tipico di questo istituto. Patteggiamento accolto dal Giudice Morsiani, con il riconoscimento di tutti i benefici di legge.

Respinta, invece, una richiesta di non punibilità per “particolare tenuità del fatto”: altra “novità” del processo penale sammarinese. L'imputata - una donna di origini croate, contumace – rubò carne, affettati e vino – per un valore di poche decine di euro - da un market di Dogana. Venne ripresa dalle telecamere e confessò. Non si trovava in uno stato di bisogno, ha rimarcato la Procura del Fisco; che ha ricordato come avesse già pagato una multa di ben 9.000 euro per un furto a Rimini. Forte opposizione, allora, al riconoscimento della “particolare tenuità”. Il rischio del resto è che si crei un precedente che in qualche modo “sdogani” episodi di questo tipo. La donna è stata condannata a 3 mesi e 15 giorni di prigionia.

E poi la vicenda di una ragazza di origini albanesi, ma da tanto tempo a San Marino. È accusata di aver omesso – nella richiesta di naturalizzazione – un piccolo precedente: un'offesa a un pubblico ufficiale, in Italia. In mattinata era stato organizzato un collegamento da remoto – inizialmente difficoltoso – con la giovane; che attualmente si trova all'estero, ed essendo in stato di gravidanza non ha potuto raggiungere il Titano. La PF, fra le altre cose, ha sottolineato come il processo telematico, a San Marino, non sia ancora normato; considerando una forzatura colmare tale lacuna con il consenso delle parti. Ricordato anche un precedente definito “fallimentare”. È stato inoltre osservato come la mancata presenza in loco di un avvocato sia potenzialmente pregiudizievole, per l'imputata. Disposto alla fine un rinvio a fine anno, per consentire la presenza in Aula della ragazza.





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