A giudizio il truffatore dei parroci, Vincenzo Signorini, 54 anni, di Santarcangelo, che lo scorso maggio era stato fermato a Serravalle per aver tentato di truffare don Peppino. L'uomo si trova già in carcere a San Marino dove deve scontare un anno per una ulteriore truffa; è in stato di semilibertà, la mattina esce per lavorare, la sera deve tornare ai Cappuccini. Oggi doveva rispondere di truffa ai danni di don Simone Tintoni, parroco di Acquaviva. Accreditandosi come parrocchiano, aveva fatto presente al sacerdote di avere una serie di problemi economici, affinché il prete lo aiutasse. Si era anche servito di una serie di persone e vantava la conoscenza di un commercialista di Villa Verucchio. Alla fine è riuscito a sottrarre al parroco la somma di 1.460 euro. Presente in aula, si è reso disponibile a restituire la somma, il giudice gli ha dato tempo fino al prossimo 11 aprile.
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