Giulio Lolli rimane in carcere. Così ha deciso il Tribunale del Riesame di Roma, davanti al quale l'ex patron di Rimini Yacht si era appellato negli ultimi giorni dello scorso anno. Arrivato in Italia i primi di dicembre dalla Libia, dove era stato condannato all'ergastolo per terrorismo, deve rispondere della stessa accusa anche in Italia e si ipotizza a breve un suo trasferimento dal Regina Coeli ad un altro di massima sicurezza, in Sardegna. Non prima di mercoledì comunque, giorno in cui a Roma sarà interrogato per la prima volta dal sostituto procuratore Davide Ercolani, che lo ha mandato a processo per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, al falso, all’appropriazione indebita oltre che per estorsione, nel filone bancarotta e fallimento Rimini Yacht. Su questo fronte "Lolli non ha mai negato di avere alcune responsabilità - precisa il suo avvocato, antonio Petroncini - Non tutte le accuse mosse a suo carico sono fondate ed è giusto che si faccia una cernita accurata". Nei giorni successivi all'interrogatorio avverrà il trasferimento di Lolli presso il carcere di Nuoro.
Il riesame ha deciso: Lolli rimane in carcere
Mercoledì sarà interrogato da Ercolani
13 gen 2020
Riproduzione riservata ©