Una giovane di 22 anni residente in Olanda è stata salvata grazie all'intervento del Pronto Soccorso di Imola. La giovane era giunta in ospedale intorno all'una di notte del 12 luglio scorso, con una paralisi alla parte sinistra del corpo che ha subito fatto sospettare ai medici un ictus ischemico. E' quindi scattato il ''percorso ictus'' e grazie ad un tempestivo trattamento di trombolisi, la paziente si è ripresa immediatamente, recuperando perfettamente tutte le funzioni che erano state compromesse. Il percorso ictus di Imola prevede l'attivo coinvolgimento sia del personale del 118 Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza che del Laboratorio di Analisi, della Radiologia d'Urgenza, della Semintensiva per l'osservazione delle prime 24 ore, della Cardiologia per una parte diagnostica, della Medicina Interna settore acuti e della Medicina Riabilitativa per la fase successiva. ''Ad Imola ogni anno si verificano circa 220 ictus, ma solo il 5-7% (12-15 casi all'anno) può accedere al trattamento di trombolisi o a causa dell'età avanzata del paziente o, soprattutto, per il fattore tempo che non rispetta il limite delle tre ore - ha commentato il dottor Tiziano Lenzi, direttore del dipartimento emergenza - e dal 2010 ad oggi sono state effettuate 38 trombolisi, nel 50% dei casi con un completo recupero delle funzionalità del paziente e nel 30% con un recupero parziale, 3 pazienti sono deceduti durante il ricovero. In tre casi i pazienti che hanno recuperato completamente erano trentenni. Casi come quello recentemente affrontato, per la giovanissima età della paziente, sono fortunatamente rari e dovuti perlopiù a particolari problemi cardiaci o ad alterazioni della coagulazione del sangue. Chiaramente poter rinviare a casa una paziente con un recupero completo dopo sole 72 ore di ricovero è un elemento di orgoglio e soddisfazione per tutti noi''.
Fonte ANSA
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