“Credo che avanzerò una denuncia per mancato soccorso”. Lo ha annunciato al Resto del Carlino il padre della 17enne, che era alla guida del motociclo sul quale viaggiava anche la giovane in occasione dell'incidente nei pressi del confine. L'uomo ha affermato di essersi sentito discriminato, per il mancato trasporto della figlia in Repubblica. “Almeno potevano fare accertamenti veloci e poi smistarci – ha dichiarato – . Invece ci hanno messo alla gogna senza neanche vederci”. Non manca un ringraziamento a Michele Nardella: il medico del 118, intervenuto sul posto, che aveva successivamente segnalato alla stampa l'episodio, originando una vera e propria bufera mediatica sul Titano.
Secondo le indiscrezioni del quotidiano rischierebbe un richiamo disciplinare, poiché non avrebbe informato l'ASL della sua intenzione di rendere pubblici i fatti. Ieri la notizia delle condizioni di salute non preoccupanti della ragazza, che era stata dimessa dall'Ospedale di Urbino dopo appena 3 ore. Ma quanto accaduto a Montelicciano continua a far discutere. L'accordo con San Marino funziona, aveva detto il Presidente della Regione Marche; ma “da ora in avanti – aveva aggiunto – è necessario sia solo “l'aspetto medico a decidere dove portare il paziente”; non la nazionalità.
Oggi una nota di Giacomo Rossi, del Coordinamento Civico Marche, nella quale domanda a Luca Ceriscioli se intenda aprire un'inchiesta anche per i “Pronto Soccorso e gli Ospedali dell'Entroterra” marchigiano “chiusi da lui”. Un attacco – dunque - alla Riforma Sanitaria Regionale, che – secondo Rossi – limiterebbe il diritto alla salute.
Secondo le indiscrezioni del quotidiano rischierebbe un richiamo disciplinare, poiché non avrebbe informato l'ASL della sua intenzione di rendere pubblici i fatti. Ieri la notizia delle condizioni di salute non preoccupanti della ragazza, che era stata dimessa dall'Ospedale di Urbino dopo appena 3 ore. Ma quanto accaduto a Montelicciano continua a far discutere. L'accordo con San Marino funziona, aveva detto il Presidente della Regione Marche; ma “da ora in avanti – aveva aggiunto – è necessario sia solo “l'aspetto medico a decidere dove portare il paziente”; non la nazionalità.
Oggi una nota di Giacomo Rossi, del Coordinamento Civico Marche, nella quale domanda a Luca Ceriscioli se intenda aprire un'inchiesta anche per i “Pronto Soccorso e gli Ospedali dell'Entroterra” marchigiano “chiusi da lui”. Un attacco – dunque - alla Riforma Sanitaria Regionale, che – secondo Rossi – limiterebbe il diritto alla salute.
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