Nuovi guai per il cosiddetto killer di Covignano, Marco Zinnanti. Nel 2009 rapinò una farmacia, aveva solo 19 anni.
E' stata un'impronta lasciata sulla maniglia della porta della farmacia ad incastrarlo. Solo che all'epoca le tecnologie non erano abbastanza evolute da riuscire a inchiodarlo alle sue responsabilità: gli inquirenti hanno avuto certezze solo ora, ed hanno emesso un nuovo ordine di custodia cautelare nei confronti di Marco Zinnanti, che si trova già in carcere per ben altro reato, l'omicidio di Covignano: il 2 settembre 2012 freddò con due colpi di fucile il tassista Leonardo Bernabini, che l'aveva raccolto all'uscita della discoteca Classic. Giusto pochi giorni fa, il pm Davide Ercolani davanti al gup ha chiesto l'ergastolo per il 24enne, che avrebbe agito, secondo la pubblica accusa, "con premeditazione, crudeltà e futili motivi". Ora, hanno spiegato i carabinieri, dovrà rispondere anche della rapina alla farmacia tra via Euterpe e via della Fiera, avvenuta il 21 marzo di 5 anni fa: con volto coperto e cappellino, e armato di pistola, minacciò due farmacisti e li costrinse a consegnare i 5.500 euro circa di incasso. L'impronta digitale lasciata era stata analizzata dai Ris, ma non soddisfaceva la quantità di punti essenziali richiesti: grazie alle nuove tecnologie, la Procura ha dato il via libera all'arresto.
Francesca Biliotti
E' stata un'impronta lasciata sulla maniglia della porta della farmacia ad incastrarlo. Solo che all'epoca le tecnologie non erano abbastanza evolute da riuscire a inchiodarlo alle sue responsabilità: gli inquirenti hanno avuto certezze solo ora, ed hanno emesso un nuovo ordine di custodia cautelare nei confronti di Marco Zinnanti, che si trova già in carcere per ben altro reato, l'omicidio di Covignano: il 2 settembre 2012 freddò con due colpi di fucile il tassista Leonardo Bernabini, che l'aveva raccolto all'uscita della discoteca Classic. Giusto pochi giorni fa, il pm Davide Ercolani davanti al gup ha chiesto l'ergastolo per il 24enne, che avrebbe agito, secondo la pubblica accusa, "con premeditazione, crudeltà e futili motivi". Ora, hanno spiegato i carabinieri, dovrà rispondere anche della rapina alla farmacia tra via Euterpe e via della Fiera, avvenuta il 21 marzo di 5 anni fa: con volto coperto e cappellino, e armato di pistola, minacciò due farmacisti e li costrinse a consegnare i 5.500 euro circa di incasso. L'impronta digitale lasciata era stata analizzata dai Ris, ma non soddisfaceva la quantità di punti essenziali richiesti: grazie alle nuove tecnologie, la Procura ha dato il via libera all'arresto.
Francesca Biliotti
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