Vicenda controversa, oggi, al centro di un processo in tribunale. Un tecnico radiologo dell'Iss era imputato perchè una anziana paziente è caduta dalla barella, poco dopo l'esecuzione dei raggi x. I figli della donna l'hanno denunciato.
Nove giorni dopo la caduta nella sala dei raggi X la donna – una 93enne che venne ricoverata in geriatria – è deceduta, ma tra i due eventi non è stato accertato alcun nesso causale e infatti il radiologo Fabrizio Conti era imputato per lesioni colpose e non per altri reati piu' gravi.
I fatti risalgono al mese di marzo del 2014 quando l'anziana alle 4 del mattino fu portata in pronto soccorso, in seguito ad una caduta in casa. Le sue condizioni di salute erano già molto precarie per patologie pregresse e durante l'attesa per la refertazione, dopo l'esame radiologico, la donna – che si trovava su una barella - è caduta nuovamente a terra. E' stata trovata così dai famigliari che da fuori hanno sentito dei lamenti. Avevano chiesto al tecnico radiologo di poter stare vicini alla madre, subito dopo l'irradiazione dei raggi X per non lasciarla sola in quella stanza, ma il tecnico ha risposto loro che “non era necessario”. La sbarra di protezione al lato della barella, inoltre, era abbassata, anche se il tecnico ha affermato di averla posta nella posizione di sicurezza. Dopo la caduta sono stati eseguiti nuovamente esami radiologici, dai quali non sono emerse fratture che invece sono state rilevate – nella zona del bacino – nove giorni dopo, con una tac. E poche ore dopo la tac l'anziana è spirata.
La parte civile, rappresentata dall'avvocato Alberto Selva, ha chiesto la condanna dell'imputato per lesioni colpose e il versamento di una provvisionale di 10mila euro ai figli dell'anziana. Il difensore di Conti, l'avvocato Alessandro Amadei, ha chiesto l'assoluzione o la pena piu' bassa in caso di colpevolezza. Anche il procuratore del Fisco Giorgia Ugolini ha chiesto l'assoluzione, ma il Giudice Felici ha deciso per una condanna lieve: 10 giorni di multa, equivalenti a 250 euro, 100 euro a testa di risarcimento ai quattro figli e il pagamento delle spese processuali. Soddisfatta la parte civile. L'avvocato Amadei ha invece preannunciato che valuterà col suo assistito la possibilità di presentare appello.
l.s.
Nove giorni dopo la caduta nella sala dei raggi X la donna – una 93enne che venne ricoverata in geriatria – è deceduta, ma tra i due eventi non è stato accertato alcun nesso causale e infatti il radiologo Fabrizio Conti era imputato per lesioni colpose e non per altri reati piu' gravi.
I fatti risalgono al mese di marzo del 2014 quando l'anziana alle 4 del mattino fu portata in pronto soccorso, in seguito ad una caduta in casa. Le sue condizioni di salute erano già molto precarie per patologie pregresse e durante l'attesa per la refertazione, dopo l'esame radiologico, la donna – che si trovava su una barella - è caduta nuovamente a terra. E' stata trovata così dai famigliari che da fuori hanno sentito dei lamenti. Avevano chiesto al tecnico radiologo di poter stare vicini alla madre, subito dopo l'irradiazione dei raggi X per non lasciarla sola in quella stanza, ma il tecnico ha risposto loro che “non era necessario”. La sbarra di protezione al lato della barella, inoltre, era abbassata, anche se il tecnico ha affermato di averla posta nella posizione di sicurezza. Dopo la caduta sono stati eseguiti nuovamente esami radiologici, dai quali non sono emerse fratture che invece sono state rilevate – nella zona del bacino – nove giorni dopo, con una tac. E poche ore dopo la tac l'anziana è spirata.
La parte civile, rappresentata dall'avvocato Alberto Selva, ha chiesto la condanna dell'imputato per lesioni colpose e il versamento di una provvisionale di 10mila euro ai figli dell'anziana. Il difensore di Conti, l'avvocato Alessandro Amadei, ha chiesto l'assoluzione o la pena piu' bassa in caso di colpevolezza. Anche il procuratore del Fisco Giorgia Ugolini ha chiesto l'assoluzione, ma il Giudice Felici ha deciso per una condanna lieve: 10 giorni di multa, equivalenti a 250 euro, 100 euro a testa di risarcimento ai quattro figli e il pagamento delle spese processuali. Soddisfatta la parte civile. L'avvocato Amadei ha invece preannunciato che valuterà col suo assistito la possibilità di presentare appello.
l.s.
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